In occasione delle celebrazioni per il Giorno della Memoria, il Dipartimento di Filosofia/Università di Perugia e l’Istituto Tedesco Perugia promuovono un incontro con gli studenti delle scuole medie superiori di Perugia e della provincia, per ricordare l’Olocausto, contro ogni forma di discriminazione e d’intolleranza, di ieri e di oggi.
L’incontro avrà luogo mercoledì 4 febbraio, alle ore 10, presso il Dipartimento di Filosofia/Università di Perugia, Piazza G. Ermini 1, Perugia. Vi parteciperanno il Liceo Linguistico Anita Pieralli, l’ITAS Giordano Bruno, il Liceo Scientifico Galileo Galilei, il Liceo Scientifico Galeazzo Alessi, di Perugia, e il Liceo Sesto Properzio, di Assisi. Conducono l’incontro Floriana Falcinelli e Francesco Bono (Università di Perugia).
In occasione dell’incontro sarà proiettato in anteprima il film Alla fine arrivano i turisti (Am Ende kommen Touristen), del regista tedesco Robert Thalheim. Il film, inedito in Italia, è presentato in collaborazione con il Goethe-Institut (Roma). Protagonista è un giovane obiettore di coscienza, Sven, di Berlino, che giunge ad Auschwitz, per prestare servizio presso il museo all’interno del campo di concentramento. Qui incontra un anziano polacco, ex internato, sopravvissuto ad Auschwitz, e Anja, che lavora come guida presso il museo e di cui s’innamora. Due incontri che aiuteranno Sven a confrontarsi con Auschwitz e l’orrore dell’Olocausto, per non dimenticare.
La proiezione è a ingresso libero e l’incontro è aperto a tutta la cittadinanza.
Info: Dipartimento di Filosofia/Università di Perugia (FiSSUF), Piazza G. Ermini 1, Tel. 075 5854905.
Alla fine arrivano i turisti
Regia: Robert Thalheim, 85 min., 2007
Un film su Auschwitz quale luogo della memoria per riflettere sull’Olocausto dalla prospettiva di un giovane obiettore di coscienza.
Pieno di ingenuità Sven, un giovane tedesco, si ritrova a prestare il servizio in mezzo alla realtà storica e contemporanea di Auschwitz. Al centro del film vi sono gli incontri con due persone: Stanislaw Krzemiński, il sopravvissuto del campo di concentramento di Auschwitz che Sven deve assistere, e Ania, una giovane guida del museo e interprete di cui si innamora.
Nei confronti del giovane obiettore di coscienza Krzemiński si dimostra tutt’altro che “riconoscente” e “di carattere facile”. Quando Ania opta poi per una borsa di studio a Bruxelles, Sven è sul punto di abbandonare tutto.
A poco a poco, il giovane tedesco riesce a stabilire un approccio personale. Proprio elaborando i limiti della comprensione del terribile luogo, “Auschwitz”, impara a confrontarsi con il patrimonio storico del campo di annientamento. Il processo di apprendimento di Sven viene posto dal regista come simbolo contro mal interpretati gesti di riconciliazione della routine memoriale tedesca: “Non possiamo erigerci un monumento commemorativo al centro di Berlino e darci una pacca sulla spalla, solo perché adesso abbiamo elaborato abbastanza bene la nostra storia e riusciamo infine a liberarci di tutto. Dobbiamo continuare a occuparci di Auschwitz, anche se si fanno molti errori.”
Recensioni
“Questo film tratta un tema grave in modo magistrale, mantenendo un tono leggero e riuscendo ad avvincere straordinariamente lo spettatore.” (Alexander Wach, Filmdienst, 2007)
“Un film silenzioso in cui la musica acquista una forza incredibile. La contraddittorietà dell’odierna Auschwitz viene rispecchiata in modo puntuale, soprattutto grazie al contrasto musicale tra la canzone del titolo, un inno rock polacco, e i pezzi di Schubert, venerato proprio dal sopravvissuto polacco”. (BR, Kino-Kino 2007)
Biografia del regista
Robert Thalheim nasce nel 1974 a Berlino. Da ragazzo trascorre un soggiorno di studio negli Stati Uniti. Consegue la maturità a Berlino e poi lavora alle prime opere cinematografiche per il Sender Freies Berlin (co-regia nel documentario “Um vier Uhr plötzlich ging die Welt unter” [Alle quattro, improvvisamente, crolla il mondo]).
Successivamente assolve il servizio civile presso il Centro di incontro internazionale giovanile ad Auschwitz in Polonia. Su quest’esperienza si baserà poi per AM ENDE KOMMEN TOURISTEN. Fino allo studio di regia presso la Hochschule für Film und Fernsehen “Konrad Wolf” a Potsdam-Babelsberg (2000-2006) Thalheim lavora come assistente alla regia presso il Berliner Ensemble e studia letteratura tedesca moderna, storia e politica presso la Freie Universität Berlin. Con NETTO, film con cui si diploma, ottiene diversi premi: il Max-Ophüls-Förderpreis (2005), il premio della giuria “Perspektive Deutsches Kino” (Berlinale 2005), il Deutscher Filmkunstpreis (2005).
Filmografia
2003 Regia teatrale di “Wild Boys” (Maxim Gorki Theater Berlin)
2000-2006 I cortometraggi ZEIT IST LEBEN (t.l. Il tempo è vita), GRANICA, THREE PERCENT, (cortometraggio)
2005 NETTO (lungometraggio)
2007 AM ENDE KOMMEN TOURISTEN (lungometraggio)