Tra tagli e spending review, da Palazzo dei Priori arrivano notizie anche per quanto riguarda le indennità che sindaco, consiglieri e assessori ricevono per il loro incarico dopo il ballottaggio dell’8 giugno. La delibera, datata 28 luglio, porta la firma dei Dirigenti Responsabili Mirco Rosi Bonci e Ugo Maria Bonifacio e del Dirigente della Segreteria del Consiglio Comunale Luciana Cristallini. La determina dirigenziale era partita già dieci giorni prima.
Tutti gli “stipendi” – Nello specifico si passa dai 5.466,18 euro mensili per il sindaco Andrea Romizi, ai 4.099,64 euro al mese per il suo vice Urbano Barelli. I 5 assessori con indennità intera percepiscono 3.279,71 euro mensili, mentre i tre con indennità ridotta al 50%, in quanto dipendenti non in aspettativa, 1.639,86 mensili. Alla Dottoressa Mori, nel ruolo di Presidente del Consiglio da lei esercitato dal 30 giugno al 6 luglio, spetta un’indennità ridotta di 382,62 euro, in quanto lavoratrice dipendente non in aspettativa. A lei il 7 luglio è subentrato Leonardo Varasano, il quale usufruisce dell’indennità intera di 3.279,71 euro al mese, in qualità di lavoratore autonomo. Per lui anche il gettone di presenza per il solo consiglio comunale del 30 giugno. La determina stabilisce dunque l’erogazione di 10.260,85 euro nel bilancio 2014 per “indennità di funzione del Presidente del Consiglio Comunale e del Consigliere anziano” (Dott.ssa Mori) fino al 30 settembre di quest’anno, divisi in 9.457,00 euro per l’“indennità di funzione Presidente del Consiglio” e in 803,85 euro per “IRAP Amministratori”.
Il commento – Immediato il commento di Enrico Flamini del Prc, il quale ha definito questi costi affatto in linea con la spending review. “I tagli ai costi della politica annunciati dalla giunta Romizi – afferma flamini in una sua nota – considerando le notizie pubblicate dai mezzi di informazione e ricavate dalla Determinazione Dirigenziale n. 201 del 18 luglio sulle indennità di funzione da corrispondere agli amministratori, si stanno rivelando come avevamo previsto propaganda pura. Il sindaco Romizi percepirà infatti l’indennità piena. Lo stesso dicasi per ben cinque assessori della sua giunta. Ai tre restanti assessori spetterà un’indennità ridotta del 50% in quanto dipendenti non in aspettativa.
Avevamo da subito posto una questione a Romizi per conoscere le intenzioni sue e dei liberi professionisti presenti in giunta sugli emolumenti. La risposta è però arrivata dalla Determinazione Dirigenziale. Altro che buco di bilancio. Se Romizi e i liberi professionisti della sua giunta avessero voluto dare un vero segnale sui costi della politica avrebbero potuto decidere di percepire metà indennità come i loro colleghi lavoratori dipendenti che non hanno lasciato il lavoro. Per la verità, intuendo che i liberi professionisti della giunta Romizi continueranno a svolgere la professione, avrebbero potuto fare anche di meglio: rinunciare del tutto al compenso”.
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