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Perugia Pride Village, orgoglio LGBTI | “Si scrive laico, si legge libero”

Esplosione di colori al Perugia Pride Village in questa tre giorni di orgoglio LGBTI. Il programma ha avuto inizio già venerdì sera, con la notte arcobaleno e la parata del Pride. Ieri, sabato 24 giugno, spazio, insieme al divertimento e ai colori, anche a dibattiti e proiezioni di film. In particolare, si è discusso delle cosiddette GPA, le “gestazioni per altri”. Argomento quanto mai caldo insieme a quello del riconoscimento della genitorialità per coppie omosessuali, anche per via, sempre a Perugia, della mancata trascrizione dell’atto di nascita del piccolo Joan (nome di fantasia), figlio di due mamme.

Nel pomeriggio di oggi, tornano i dibatti. Alle 17, si parla di laicità, con Giacomo Leonelli, Segretario regionale PD; Gabriele Piazzoni, Segretario nazionale di Arcigay; On. Beatrice Brignone, Deputata di Possibile. Modera: Caterina Coppola (direttrice di gaypost.it). Questa sera poi, spazio allo spettacolo con Miss Drag Queen.

Il Perugia Pride Village – dicono da Omphalos – torna a scardinare le gabbie di odio che opprimono le nostre identità. Tre giorni di spettacolo, divertimento, dibattiti, politica e colori per liberare le identità e le loro differenze“. Un’edizione che già si annunciava particolarmente agguerrita, dopo la revoca del patrocinio a seguito della pubblicazione, da parte dell’associazione LGBTI della locandina, e con la città divisa sul tema del ‘rispetto dei diritti’.

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Intanto, a proposito del piccolo Joan, a cui il Perugia Pride Village di quest’anno è dedicato, giunge notizia sia stato ufficialmente presentato il ricorso in Tribunale dalle due mamme, che ora si trovano in Spagna insieme al piccolo di sei mesi. Le due giovani donne sono assistite, nelle pratiche di ricorso, dall’associazione Omphalos e dalla Rete Lendford.

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