Sono Pietro Iemmello e Massimiliano Santopadre i principali responsabili individuati dai tifosi per la retrocessione del Perugia in C. Subito dopo la sconfitta nei calci di rigore contro il Pescara, che ha condannato il Grifo alla retrocessione, fuori dallo stadio è esplosa la rabbia dei tifosi. I cori hanno preso di mira soprattutto il presidente, che alla vigilia della partita aveva pronosticato con orgoglio la salvezza, e il vice cannoniere della B, autore di un girone di ritorno pessimo. Anche nello spareggio con il Pescara Pietro Iemmello, partito dalla panchina e fatto entrare da Oddo nel secondo tempo al posto di uno spento Falcinelli, è apparso svogliato e irritante in campo. Ha sprecato con indolenza una buona occasione, non approfittando di uno svarione della difesa abruzzese. E poi ha calciato malissimo il rigore che ha condannato il Perugia alla retrocessione.
Grifo, la serie C è di rigore:
Buonaiuto e Iemmello tradiscono dal dischetto
La dura contestazione dei tifosi si è svolta comunque senza eccessi. Con l’uscita degli spogliatoi ed il piazzale del Curi presidiati dalle forze di polizia.
(Aggiornamento delle ore 00.30)
Perugia – Pescara, Curi “presidiato” dalle forze dell’ordine per evitare contatti tra le tifoserie. La partita spareggio per restare in serie B si giocherà infatti senza pubblico, a causa delle norme anti Covid, ma un gruppo di tifosi abruzzesi ha annunciato l’intenzione di giungere comunque a Perugia.
D’altra parte i tifosi del Grifo saranno fuori dal Curi per far sentire il proprio incitamento ai Grifoni in questa sfida senza appello che avrà inizio alle 21.
Nel tardo pomeriggio sono arrivati i ragazzi della Curva Nord. All’arrivo del pullman dei Grifoni qualche coro di incitamento, ma anche tanti fischi. I tifosi non perdonano la serie incredibile di sconfitte nel girone di ritorno che ha portato il Perugia a questo spareggio per non retrocedere in Serie C.
Poi si alza forte il coro “Noi siamo l’A.C. Perugia!”. L’orgoglio di una tifoseria che questa sera fa il tifo per la maglia e non per chi la indossa.
Il Comune ha disposto lo stop al commercio su area pubblica, compreso quello al domicilio del consumatore, dalle ore 18.00 alle ore 24.00.
Il divieto, stabilito con ordinanza sindacale, è valido in particolare nelle vie e nelle piazze seguenti: Caduti di Superga (piazzale) – Parcheggio “PS”, viale Conti (compresa l’area di Parcheggio denominata “P4” dove abitualmente sostano i circhi ed altri spettacoli viaggianti), via d’Attoma, via Meazza (comprese le aree di Parcheggio circostanti il Palasport Evangelisti denominate “P3”), via Tazio Nuvolari, via Perari, via del tabacchificio, strada Santa Lucia, via Cortonese, strada Trasimeno Ovest (tratto compreso tra lo svincolo con via Centova ed il sottovia ferroviario), via Firenze, via Cairoli, strada Ferro di cavallo – Santa Lucia, piazzale Umbria Jazz parcheggio P2, viale Centova, rotatoria Azzurri d’Italia, rotatoria Fellini e rotatoria Danti.
A motivare l’ordinanza sono ragioni di interesse pubblico dovute al fatto che la presenza di operatori del commercio su area pubblica potrebbe essere causa di assembramenti di tifosi, con conseguente rischio per il regolare e pacifico svolgimento dell’evento calcistico.
La merce (bottiglie, lattine, aste di bandiere ecc.) posta in vendita potrebbe altresì costituire strumento di offesa idoneo ad alimentare disordini, risse, e lancio di oggetti con conseguente possibilità di danno a persone e cose.