Una partita ancora aperta, quella del rumore nel centro storico, che potrebbe avere una soluzione. Terminata la stagione estiva, dopo esposti e ordinanze di chiusura o di stop alla musica live nei locali, dopo la richiesta da parte dei commercianti di dare via ad un dialogo e ad una tavola permanente, ora si pensa alla prossima primavera. Tra le possibilità, quella di una patente a punti dei locali del centro, con un sistema di premialità o, al contrario, di penalizzazione in base ai decibel emessi da un locale. Una soluzione già votata in consiglio comunale nel 2014 e che è stata presentata dal consigliere Bori nella sua richiesta di rivedere il sistema delle autorizzazioni per i locali pubblici del centro storico. Tra gli esempi, quelli di Padova, Torino e della giunta Renzi a Firenze.
L’ipotesi. Ogni locale inizia con un bonus, ad ogni infrazione vengono tolti dei punti a seconda della gravità dell’infrazione. Il tutto basato sull’esperienza di altre città e grazie alla collaborazione tra commercianti e residenti. A credito terminato, il gestore dovrà chiudere il locale in anticipo, così da far ricaricare il bonus, ma non del tutto. Per riavere tutti i punti iniziali, infatti, si dovrà comportare bene. E ancora, tra i possessori della patente a punti c’è chi potrebbe ottenere un premio, qualora la patente rimanga immacolata. In che modo? Al vaglio delle ipotesi, quella di prevedere sgravi fiscali sulle tasse comunali.
Ma non solo: nell’operazione potrebbe esserci anche quella del passaggio di una figura adibita al controllo delle vie della movida notturna. Una sorta di steward notturno a vegliare sulla sicurezza e, ed il caso di dirlo, sonni altrui.