Lunedì la polizia ha espulso con accompagnamento alla frontiera e scorta sino a Casablanca un cittadino marocchino di 34 anni. L’uomo, pluripregiudicato per reati in materia di stupefacenti e di immigrazione clandestina, era già stato accompagnato alla frontiera ed espulso sei mesi fa. Ma lo straniero, con il dichiarato intento di trovare un lavoro onesto, aveva ritentato la sorte.
Intrapreso nuovamente il viaggio della speranza verso l’Italia, era approdato, a suo dire dopo essere scampato ad un naufragio, sulle coste italiane riuscendo ad eludere i controlli. Una volta sul territorio nazionale, tuttavia, abbandonati i propositi di trovare un lavoro onesto, aveva ripreso le proprie abitudini di vita, ricominciando a dedicarsi alla più remunerativa attività di spaccio.
Ma gli agenti della Polizia Ferroviaria lo hanno sorpreso lo scorso giugno alla stazione di Fontivegge in possesso di un cellulare rubato.
In quell’occasione lo straniero, nella convinzione di riuscire ad aggirare nuovamente il controllo e non essere identificato, aveva fornito agli agenti false generalità. A seguito di verifiche, tuttavia, i poliziotti avevano identificato l’uomo e l’avevano arrestato per reingresso illegale sul territorio nazionale, contestandogli altresì i reati di ricettazione e false attestazioni ad un Pubblico Ufficiale.
Giudicato con rito direttissimo era stato condannato alla pena di 10 mesi di reclusione. Nella giornata di ieri, a seguito del provvedimento di espulsione firmato dal questore di Perugia Francesco Messina, il marocchino è stato rimpatriato, con scorta a bordo del volo di sola andata per Casablanca.