Alessia Chiriatti

“Una sala bellissima, come quella dei Notari, deve ricordarci che bisogna sempre partire dal popolo”. Ha esordito così il Ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri, in visita a Perugia questa mattina per il confronto con i sindaci umbri sulla sicurezza urbana. Un'iniziativa promossa dall'Anci, che ha visto l'intervento del Sindaco di Perugia Wladimiro Boccali, accompagnato da Leopoldo Di Girolamo, primo cittadino di Terni, e da un'altra presenza femminile, la Presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini. Vivibilità della propria città, risorse a disposizione degli enti locali per il controllo del territorio, crisi economica, immigrazione: questi i temi strettamente collegati all'argomento principe della giornata, quella sicurezza tanto agognata che a volte vacilla di fronte a fatti come quelli dell'8 e del 9 maggio scorsi. Meglio allora capire quali sono gli strumenti in mano alle amministrazioni locali, quali le competenze per ottenere un buon risultato, partendo dalla “coesione sociale”.

Il saluto di Boccali – “E' la crisi economica ad acuire il disagio sociale, a creare insicurezza”. Il sindaco di Perugia ha voluto dare il benvenuto al Ministro Cancellieri sottolineando quanto sia fondamentale la presenza dello stato nelle città, e come allo stesso tempo gli enti locali debbano cercare di cooperare il più possibile con lo Stato. “La politica deve avere il senso di responsabilità di non esasperare i sentimenti di paura”, ha tenuto a sottolineare. “L'ottica deve essere quella della coesione sociale, sentita anche dal singolo cittadino. Cercare di attuare una revisione della presenza delle forze dell’ordine è un passo importante, verso il quale tutte le parti si sono indirizzate nell'ottica del contrasto alla criminalità”.

Insieme a Boccali, c'erano anche i sindaci dei 92 comuni dell'Umbria, tra cui Ricci e Todini, consiglieri comunali e regionali come Vinti e Pampanelli, i prefetti di Perugia e Terni, il Presidente Guasticchi, il Vescovo di Perugia, i rappresentanti delle forze dell'ordine e delle parti sociali.

L'intervento del sindaco di Terni Di Girolamo ha posto l'accento sulle disuguaglianze sociali: “sta crescendo la domanda da parte dei cittadini della richiesta di protezione, alla quale gli enti locali non sempre hanno la possibilità di rispondere. Si può introdurre perciò il concetto di decentramento della penuria, ossia la gestione dei problemi sociali a fronte della mancanza di risorse. Una disaffiliazione del cittadino dalle amministrazioni”.

“Un momento complesso per il paese” – La Presidente Marini e il Ministro Cancellieri si sono soffermate entrambe sul “momento difficile che sta attraversando il paese in questo periodo, ulteriormente gravato dal terremoto in Emilia”. La governatrice umbra ha voluto infatti soffermarsi sulla tragedia emiliana, proprio oggi, giorno di lutto nazionale: “l'Umbria è una regione che ha sofferto drammi simili, una terra votata alla collaborazione istituzionale. L'allarme e la preoccupazione devono rimanere alte, in questa fase economica e sociale. I problemi infatti potrebbero acuirsi, rischiando di compromettere il lavoro di un lungo percorso di integrazione”. Marini ha poi ricordato la particolarità umbra, testimone di una comunità di 120mila immigrati regolari presenti sul proprio territorio: “in questo è la seconda regione in Italia. Il 40% dei bambini sono figli di seconda e terza generazione di famiglie di immigrati”. Ed infine un invito: “la sicurezza deve nascere non solo dal lavoro delle forze dell’ordine in divisa, ma anche dalla collaborazione con la magistratura”.

“Massima collaborazione del Governo” – “Sono felice di ascoltare i sindaci dell'Umbria”, ha detto il ministro tecnico Cancellieri. Accompagnata da uno stuolo di auto blu parcheggiate di fronte a Palazzo dei Priori e scortata dalle sue guardie del corpo, ha ribadito il “momento complesso in cui non solo l'Italia si trova. E' necessario perciò imparare a riformarci, rivedere alcuni comportamenti e modi di vita. Sono daccordo con il sindaco Boccali quando si dice che bisogna comprendere le esigenze e capirne i bisogni. La sicurezza oggettiva e partecipata è la prima cosa che i cittadini chiedono. E' inutile guardare alle statistiche: quello che conta aldilà dei numeri è trasmettere al cittadino la consapevolezza di ciò di cui è circondato. Il governo ribadisce il massimo impegno, così come la volontà di concludere la normativa sulla polizia municipale. Ciò che può preoccupare sono poi i profughi della primavera araba: entro la fine dell’anno la situazione dovrà tornare alla normalità, sperando che poi anche la drammatica emergenza termini. Per questo chiedo un grosso sforzo da parte di tutti”.
Un accenno poi anche per la situazione di Marsciano, colpita dal sisma nel 2009: pare che il Ministro abbia già preso degli impegni a riguardo.

Video Nicola Palumbo

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