Perugia e Terni "stupefacenti" / Test fogne rivela dati Umbria - Tuttoggi.info

Perugia e Terni “stupefacenti” / Test fogne rivela dati Umbria

Sara Minciaroni

Perugia e Terni “stupefacenti” / Test fogne rivela dati Umbria

A Perugia cresce il consumo di metanfetamina e ketamina, Terni flagellata da eroina
Gio, 18/09/2014 - 22:04

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Le droghe cambiano forma, nomi, mercati. Ma in Umbria si continua a morire, ancora e più che nel resto d’Italia, per un “buco”. L’andamento della mortalità per intossicazione acuta a livello territoriale evidenzia che, anche nel 2013, l’Umbria risulta essere la regione con il più alto tasso di mortalità acuta droga correlata, pari a circa 3 decessi ogni 100.000 residenti. Nell’elenco della relazione annuale del Dipartimento delle politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri dietro il cuore verde ci sono Valle d’Aosta, Sardegna e Marche, ma la maglia nera resta all’Umbria.

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La droga nelle fogne. Eroina, cannabinoidi, ketamina. Queste sono le tre sostanze maggiormente presenti nelle fogne di Perugia. L’esame delle acque reflue, i cui dati sono stati resi noti nella relazione annuale del Dipartimento delle politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri, lascia poco all’immaginazione. Il Dipartimento Politiche Antidroga ha affidato all’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Milano, i prelievi e l’analisi di campioni di acque reflue rilevati annualmente dal 2011 in 17 centri urbani distribuiti su tutto il territorio nazionale per la misura delle concentrazioni di residui di sostanze presenti nei campioni. Tra questi ci sono anche Terni e Perugia. Proprio la seconda provincia dell’Umbria risulta caratterizzata da un’alta concentrazione di eroina (vedi foto grafici). “Le indagini sulle acque reflue confermano il livello abnorme di consumo di stupefacenti a Perugia e in tutta la regione. In questo caso gli acquirenti che giungono da altre città incidono ben poco, segno che c’è moltissimo da fare nel campo del contrasto e che non ci si può accontentare dei numerosi arresti messi a segno dalle forze dell’ordine, né delle lodevoli cene antispaccio dei cittadini. Bisogna fare di più e in fretta”. Paolo Brutti, presidente della Commissione regionale d’inchiesta su mafia e droga, “Il nostro augurio – osserva Brutti – è che l’arrivo del nuovo prefetto e l’imminente composizione della task force di docenti universitari concordata con il rettore riesca finalmente a invertire la tendenza e a far recedere la cultura dello sballo”.

Ai primi posti in Italia su cannabis, ecstasy, ketamina. Dal prospetto emerge che, per quanto riguarda la cannabis, l’incremento maggiore in Italia rispetto al 2012 si osserva nella città di Perugia (+158,3%) seguita da Torino (+143,1%). Roma, invece, è l’unico centro che nel 2013 ha evidenziato una contrazione nei consumi di questa sostanza (-9,2%). In generale, considerando il totale dei centri indagati, si rileva che il consumo di cannabis mostra un aumento del 38,6% rispetto al 2012. Per quanto riguarda i consumi di metamfetamine, a Perugia viene rilevato il maggior incremento rispetto al 2012 (+864%), mentre per l’ecstasy l’aumento maggiore dei consumi è emerso a Gorizia (+610%) e Terni (+232%). Infine, per la ketamina si un notevole incremento a Gorizia (+1.044%), a Perugia (+400%) e a Cagliari (+212%).

Lotta alla droga. Attraverso complesse e articolate rotte in continua evoluzione, le multinazionali della droga, radicate in tutto il mondo, trasferiscono le sostanze illecite dai luoghi di produzione a quelli di consumo, incentivate dai cospicui guadagni che tali traffici sono in grado di generare. Il nostro Paese, nel quale operano organizzazioni criminali fra le più agguerrite, tanto italiane che straniere, si colloca fra i principali poli europei come area sia di transito sia di consumo sia di produzione di cannabis, sebbene quest’ultima di portata limitata. L’analisi dei dati rilevati dalla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga nel 2013 e riferiti principalmente alle operazioni antidroga, alle segnalazioni all’autorità giudiziaria e ai sequestri di stupefacenti, pone in evidenza che la domanda e l’offerta di droga permangono elevate, malgrado il traffico illecito sia stato incisivamente contrastato dalle Forze di Polizia.

Malattie infettive droga-correlate Confrontando i dati per singola regione, l’Emilia Romagna presenta una maggiore pratica nel testing delle malattie infettive, riscontrando le percentuali più basse di utenti non testati, mentre le percentuali più alte si osservano in Umbria (88,0% per l’HIV, 73,8% per l’HCV e 68,2% per l’HBV).

Ricoveri ospedalieri droga-correlati Le regioni con maggior tasso di ospedalizzazione per disturbi droga-correlati sono la Liguria, la Sardegna e l’Umbria, con un tasso superiore a 50 ricoveri per 100.000 abitanti (media nazionale pari a 36,4 ricoveri per 100.000 abitanti).

Nuove molecole di Mdma Le fenetilammine vengono commercializzate in compresse di vari colori/forme, in capsule, in polvere/cristalli. In Italia sono stati registrati numerosi sequestri difenetilammine della serie “NBOMe” sotto forma di francobolli (“blotters”), formulazione tipica degli allucinogeni ad elevata potenza. Le fenetilammine risultano essere ingerite, sniffate e più recentemente assunte per via sublinguale (francobolli). Le fenetilammine determinano un aumento del battito cardiaco, della respirazione, della pressione sanguigna e della temperatura corporea; quest’ultimo effetto può causare convulsioni e coma. Uno degli effetti più pericolosi di questo tipo di droghe è la rigidità muscolare; gli effetti tuttavia variano da sostanza a sostanza. Dal 2010, in Italia, sono stati registrati 5 casi (età compresa tra 16 e 40 anni) di intossicazione acuta da fenetilammine. Un caso di intossicazione era correlato alla molecola 6-APB, due casi a PMA/PMMA con sintomi quali agitazione, confusione, allucinazioni visive, sudorazione profusa, midriasi, iperemia, tachicardia, normotermia. Una da assunzione di 2C-E ed uno da 2C-B con presentazione di sintomi quali midriasi, delirio, agitazione psicomotoria, tachicardia, stato comatoso, convulsioni. I casi sono stati registrati in Sicilia, in Liguria (2 casi), in Umbria e in Veneto.

I DATI DELLO SCORSO ANNO:  UMBRIA RECORD OVERDOSE / PERUGIA IN CALO SU COCAINA, TERNI DOPPIA USO EROINA / LO SPACCIO SMART DRUGS SU WEB

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