“Dannati e condannati nell’età di mezzo” è il titolo della conferenza, organizzata da Perugia 1416 nell’ambito del terzo ciclo di approfondimenti, che si terrà domani, giovedì 30 novembre, alle 17.30, nella sala Sant’Anna, in viale Roma, 15, ad ingresso gratuito.
Tenuta dall’avvocato Marco Luigi Marchetti, andrà a toccare il tema della “ritualità di alcune procedure giudiziarie nel Medioevo, crudeli quanto pittoresche – riporta la brochure della conferenza – che rispondeva all’esigenza non solo di irrogare condanne e di fare giustizia, ma di rendere pubbliche le violazioni alle leggi e alle regole sociali. Il condannato o l’insolvente diventavano così una categoria a sé, come tante altre, da isolare nel contesto sociale, e muniti di segni che li rendevano riconoscibili, spesso nell’infamia o nella damnatio memoriae. Molte di queste procedure ci hanno raggiunto nella nostra epoca residuando espressioni o superstizioni (così per i debitori: essere ‘al verde’ o essere ‘la pietra dello scandalo’, o andare a ramengo): tutti retaggi di questi riti, della esigenza di identificare e distinguere chi aveva rotto il patto di fiducia su cui si fondava il vivere civile”.