Perugia, centrale spaccio droga scovata da Polizia, 1 arresto e 5 denunce / Espulso pericoloso pusher - Tuttoggi.info

Perugia, centrale spaccio droga scovata da Polizia, 1 arresto e 5 denunce / Espulso pericoloso pusher

Carlo Ceraso

Perugia, centrale spaccio droga scovata da Polizia, 1 arresto e 5 denunce / Espulso pericoloso pusher

Una lite in appartamento fa scovare agli agenti droga, cellulari e tablet
Sab, 24/01/2015 - 18:43

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Una lite animata in appartamento ha fatto scattare una perquisizione che ha permesso alla Polizia di Perugia di rinvenire un grosso quantitativo di droga. Nella serata di ieri le volanti dirette dal commissario capo Adriano Felici e coordinate sul campo dall’ispettore capo Maurizio Ceccarelli, hanno raggiunto via Valentini, in zona Elce, in quanto alcuni residenti avevano chiamato il 113 avendo sentito delle urla provenienti dall’interno di una abitazione. Sul posto, gli agenti hanno trovato sei stranieri, cinque cittadini nigeriani e una donna del Nicaragua. Mentre iniziavano ad identificare le persone presenti nell’appartamento, i poliziotti si sono accorti che J.A., nigeriano di 21 anni, gettava qualcosa dalla finestra cercando di non farsi scoprire. In realtà, la sua manovra non sfuggiva agli agenti, che rapidamente recuperavano quattro involucri in cellophane contenenti ben 134 grammi di marijuana. A quel punto, gli investigatori hanno perquisito da cima a fondo l’immobile. Il controllo ha dato buoni frutti, permettendo di rinvenire e sequestrare altri 35 grammi dello stesso tipo di droga e ben 2.220 euro, costituenti il provento di una fiorente attività di spaccio. Inoltre, sono stati trovati alcuni coltelli che venivano impiegati per sminuzzare la droga e un bilancino di precisione. Gli agenti hanno poi accertato che tutti e sei gli africani erano noti alle forze dell’ordine. Anche per questo, non potendo dubitarsi del fatto che l’appartamento di Via Valentini costituisse una vera e propria centrale dello spaccio, la Polizia ha arrestato per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio J.A., che invano aveva tentato di disfarsi del maggior quantitativo di droga, e denunciato per il medesimo reato gli altri cinque africani. Per J.A. si sono quindi spalancate le porte del carcere di Capanne. Nel corso della perquisizione è stato rinvenuto anche materiale di sospetta provenienza furtiva, costituito da un gran numero di telefoni cellulari e da tre tablet. L’ipotesi è che alcuni clienti si rifornissero di droga offrendo in cambio delle dosi degli oggetti rubati. Per questo, le Volanti hanno sequestrato anche questo materiale e denunciato i sei africani per ricettazione.

Espulso pericoloso pusher – Era uno tra i più pericolosi e attivi spacciatori tunisini in città; in tre anni  ha commesso una serie impressionante di reati fino a che,  nel maggio 2014, è tornato definitivamente in carcere per una misura cautelare emessa nell’ambito di una indagine antidroga condotta dai Carabinieri. Dal carcere è uscito solo nelle ultime ore ma per essere rimpatriato a Tunisi, condotto a forza dagli agenti dell’Ufficio Immigrazione,  diretti dal Vice Questore Aggiunto Maria Rosaria De Luca. Era arrivato a Lampedusa nel 2011 e poi a Roma dove aveva ottenuto un permesso di soggiorno per motivi umanitari. La sua attività criminale è stata a dir poco intensa: il primo arresto a dicembre , dai Carabinieri per spaccio di hashish ad una fermata dell’autobus a Olmo. Pochi giorni dopo veniva notato da una volante mentre di pomeriggio urinava platealmente in via Mario Angeloni; denunciato per atti contrari alla pubblica decenza. Non siamo che all’inizio: a febbraio 2012 è stato denunciato dai Poliziotti di Quartiere che lo hanno visto fuggire dopo aver spacciato hashish davanti la Stazione; a Marzo è stato arrestato dai Carabinieri per spaccio di eroina; ad Aprile è stato aggredito a bottigliate e pugni da alcuni maghrebini a Olmo riportando gravi lesioni; a maggio sfugge alla polizia mentre era in atto un “Pattuglione“ a Fontivegge; a giugno viene indagato per lesioni gravi ai danni di una camerunense a Fontivegge; due mesi dopo viene arrestato dai Carabinieri, presi a calci a pugni in Piazza del Bacio durante un controllo antidroga (rimarra a lungo in carcere); nell’aprile 2013 è stato nuovamente arrestato per spaccio a Fontivegge dai Carabinieri. Scarcerato a dicembre viene denunciato due volte dai Carabinieri per evasione dagli arresti domiciliari prima di essere arrestato per l’ultima volta a maggio 2014. Vista la pericolosità dello straniero,  gli agenti dell’Ufficio Immigrazione  hanno meticolosamente preparato la sua espulsione, dopo una lunga serie di accertamenti. Tre poliziotti lo hanno prelevato dal carcere e dato esecuzione al provvedimento di espulsione quale misura alternativa alla detenzione; quindi  scortato per il Consolato Tunisino ove gli viene rilasciato un passaporto provvisorio, poi di corsa a Fiumicino, con un biglietto aereo a suo nome per Tunisi. Contro la sua volontà,  è stato imbarcato sul volo e  scortato dagli agenti dell’Ufficio Immigrazione specializzati nelle scorte all’ Estero fino a destinazione,  per consegnarlo  alla polizia tunisina. Se lo straniero dovesse far ritorno in Italia prima di 10 anni dovrà essere subito accompagnato in carcere per finire di scontare la pena residua e processato per il rientro illegale sul territorio nazionale. Anche questa espulsione dà attuazione alle direttive del Questore Carmelo Gugliotta  finalizzate ad allontanare dal territorio coloro che abitualmente compiono reati.

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