Fra. Ba.
Termina in parità il match disputato ieri tra Perugia Calcio e Avellino. La scenografia è quella dello Stadio Partenio-Lombardi, mentre la sceneggiatura è scritta per larga parte dai padroni di casa. Nel corso della prima frazione di gioco il Grifo è apparso confuso e abbastanza sofferente. I cambi tattici apportati da mister Battistini hanno trovato degni esiti soltanto nel corso della ripresa. Per tutta la durata del primo tempo, la porta difesa dall’onnipresente Koprivec è stata costantemente preda dei biancoverdi. Decisivi gli interventi dell’estremo difensore sui tentativi di Catania, Castaldo e Bariti. Da segnalare la conclusione missilistica di D’Angelo al 20’ del primo tempo, smorzata solo dal metallo del palo difeso – in questo caso si fa per dire – da Koprivec. Al 32’ arriva l’attesa rete del vantaggio. Bianco mette in mezzo dalla bandierina e Catania insacca con un’incornata vincente e precisa. Dopo il gol subito, i biancorossi recuperano un po’ di vigore e regalano anche loro qualche emozione. Prima con Tozzi Borsoi che non inquadra la porta, poi con Politano che strozza malamente la conclusione. Contro ogni previsione, al 46’ arriva la rete del pareggio. Esposito batte una punizione assolutamente senza pretese dalla lunghissima distanza, ma la parabola coglie tutti di sorpresa e la sfera va a depositarsi direttamente in porta.
Nella ripresa lo scontro diventa conteso. L’ottenuto pareggio trasforma i ragazzi di battistini e le parti sembrano quasi invertite. Fumagalli, estremo difensore biancoverde, è costretto all’intervento in plurime occasioni, ma Politano e soci mancano l’appuntamento con il gol. Da segnalare un possibile tocco di mani all’interno dell’area biancorossa ad opera di Jefferson. L’arbitro non fischia. Termina dunque in parità un match tutto sommato ben disputato da entrambe le parti.
Battistini appare soddisfatto: “Il primo tempo abbiamo faticato, ma abbiamo comunque creato qualcosa. Il risultato ci può stare, però avremmo anche potuto vincere. Dalla squadra ho ottenuto risposte importanti, soprattutto sul piano psicologico. Il penalty sul finale? L’Avellino ha già beneficiato di diversi rigori dall’inizio del campionato e secondo me quello di oggi proprio non c’era. Il risultato è giusto e nel complesso ci sta.”
Tutta un’altra realtà quella raccontata da Rastelli, tecnico bianco verde: “Nel primo tempo saremmo dovuti andare 4-0 per noi. Il Perugia è stato pressoché inesistente. Il penalty? Se ai nostri sono stati concessi tanti tiri dal dischetto è perché assediamo costantemente l’area avversaria. A me il tocco di mano di Jefferson mi è sembrato netto. Questo campionato è comunque difficile, equilibrato, bisogna giocare fino in fondo ogni partita per strappare i tre punti. Dato che il Perugia viene da un periodo di crisi, ho detto ai miei giocatori di partire in quarta, per mettere alle strette gli umbri e impedirgli di recuperare quella fiducia nei propri mezzi che ne ha contraddistinto l’avvio di stagione.”
Visioni contrastante, si, ma la realtà fortunatamente rimane univoca, senza spezzarsi. Il Grifo ottiene un pareggio più che soddisfacente, soprattutto tenendo conto dei risultati amari ottenuti nelle scorse sfide.
Si riparte da qui.