Alessia Chiriatti
“Basta andare a dire in giro che viviamo in un cratere”. Che il sindaco di Perugia Wladimiro Boccali si riferisse nello specifico al manto stradale della città o alla situazione politica e amministrativa del capuoluogo umbro per qualcuno non farebbe poi differenza. E invece il primo cittadino, questa mattina, durante la conferenza stampa nella Sala della Vaccara, ha tenuto ad esprimere con forza il contrario: seduto tra la sua giunta, ha esposto quali saranno le prossime tappe per l'amministrazione, appuntamenti che la vedranno in prima linea, in giro per Perugia e dintorni, a presentare la sua agenda con iniziative di diversa natura. “E' un obbligo di legge” ha detto Boccali, quello di restitutire il lavoro fatto, e l'amministrazione perugina rende conto con la seconda fase del report per Cittalia, con un racconto delle prospettive per una città-capitale. Il 18 febbraio sarà a Santa Lucia, il 19 a Madonna Alta, il 20 a Ramazzano, il 24 a San Sisto, il 25 a Ponte San Giovanni, e il 26 a San Martino in Campo. Il 14 febbraio inoltre ci sarà la presentazione della candidatura di Perugia a Capitale dei Giovani 2017, mentre il 28 l'evento “Cosmonauti nel sociale” e tra il 29 e il 30 marzo la Festa dell'Europa con la Fondazione Perugiassisi.
A testa alta – Boccali non ci sta: non è d'accordo con il sondaggio della settimana scorsa che lo voleva al 33% delle preferenze (nella pratica solo un perugino su tre si sarebbe dichiarato pronto a votarlo alle elezioni del 25 maggio), anche perchè, a suo avviso, il sondaggio c'è, ma ogni 5 anni. “Andiamo nella città a testa alta, senza presunzione”, ha dichiarato. “I perugini devono essere orgogliosi dei risultati raggiunti, degli asili e delle scuole che siamo riusciti a tenere aperte, delle arterie viarie che abbiamo rifatto, della candidatura della città a capitale della cultura. Altro che città allo sfascio. Per la raccolta differenziata siamo il primo capoluogo, con un tasso del 65%, e viviamo nella Regione più green dopo il Trentino”.
La crisi – Ma se il sondaggio si tiene ogni 5 anni, è pur vero che è molto vicino. Tra breve, dunque, Boccali e l'amministrazione tutta dovranno rendere conto del loro impegno di questi anni, fatto salvo, ha rimarcato Boccali, il “contesto nel quale l'amministrazione ha lavorato. Una crisi economica difficile, seppur senza violenza”. E fatta anche salva l'”assenza di autonomia finanziaria. Non credo sia giusto che si emettano decreti per i comuni in dissesto, invece che premiare quelli che hanno parametri virtuosi, come il comune di Perugia”, ha poi chiosato il primo cittadino. Se dovesse fare un bilancio di questi 5 anni, Boccali insomma sarebbe fiero dell'operato della sua squadra di governo, che, a parte una defaillance di tipo politico, ha “mantenuto la rotta da un punto di vista programmatico”. Tornasse indietro però direbbe “ad alta voce ciò che accade nel comune e in giunta” e instaurerebbe un “rapporto di tipo sentimentalistico con il popolo”.
La candidatura – Rimane insoluto il nodo gordiano della vicenda: della candidatura di Boccali, già apertamente espressa diverso tempo fa dallo stesso sindaco, si parlerà probabilmente anche questo pomeriggio durante l'assemblea comunale del Pd, quando verrà affrontata la questione primarie. Per il momento Boccali non ha espresso alcun commento in merito, e ha rimandato alle sedi appropriate la questione. Insomma la campagna elettorale sembrerebbe iniziata a tutti gli effetti, ma sembra riservare colpi di scena.
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