“Ciao pa’. Quando siamo usciti da scuola, come ti avevo detto, siamo saliti in centro. Il pranzo? Io ho preso pizza e gelato, i miei compagni la birra”. Un racconto che ha fatto rizzare i capelli in testa al padre della ragazzina. Perché lei, come i suoi compagni di classe che all’uscita da scuola sono saliti insieme in centro, ha solo 14 anni.
“Le birre gliele ha vendute…” risponde la ragazzina alle domande del padre. Che qualche giorno dopo, in occasione di una nuova uscita in centro programmata dai ragazzi al suono della campanella, decide di trovarsi “casualmente” nello stesso posto. Ed infatti, dopo essersi sdraiati sull’erba di San Francesco al Prato, i ragazzi aprono gli zaini e tirano fuori le bottiglie di birra.
Cosa segnalata ai genitori, mentre un esposto alle autorità competenti è in arrivo per il gestore del locale che, in centro, vende senza troppi scrupoli alcolici ai minorenni.
I ragazzi hanno raccontato che le birre le comprano solitamente in due locali, situati oltretutto in una zona molto frequentata del centro storico. La cosa, dunque, non deve essere passata inosservata ad altri clienti. Il gestore di uno dei due locali, la prima volta che i ragazzini si sono presentati alla cassa con le bottiglie di birra, ha chiesto loro l’età. I ragazzini hanno provato a barare, ma lo stesso avventore si è accorto che erano giovanissimi. Ed all’ammissione “abbiamo 14 anni” lui ha replicato con una sola raccomandazione: “Però le birre le mettete nello zaino e non le aprite qui vicino”. I ragazzini, ovviamente, hanno accettato di buon grado questa “limitazione” e con gli zaini pieni di birre, nel primo pomeriggio, si sono recati a San Francesco al Prato. Operazione analoga, in altre occasioni, è stata fatta con un altro locale, vicino al precedente. Insomma, il rischio di restare senz’alcol, non si corre.
Indispettiti dall’intrusione del genitore, i ragazzini non comprendono la gravità del fatto. E infatti, giustificano il loro comportamento dicendo: “Che sarà mai una birra… Fuori della nostra scuola vendono tranquillamente la droga!”.