Nonostante il divieto di avvicinamento, continuava a perseguitare l’ex compagna. Per questo un uomo di origini romene, classe 1976, residente a Foligno, è finito agli arresti domiciliari, una misura cautelare eseguita dagli agenti dell’Ufficio prevenzione generale della Questura di Perugia e alla Polizia del Commissariato di Foligno. Il provvedimento è stato emesso dal Gip di Perugia dopo il precedente divieto di avvicinamento di settembre.
L’uomo, a novembre dello scorso anno, si era reso responsabile di gravi atti persecutori ai danni della donna, una connazionale residente a Perugia. Geloso della donna, non le permetteva di condurre serenamente la propria quotidianità, a partire dal lavoro, tentando di opporsi ogni qual volta la compagna interagiva con altre persone.
In particolare, durante il periodo dell’emergenza pandemica, con la scusa di doverle riferire una questione urgente, il 46enne, che era risultato positivo al Covid, si era introdotto nell’abitazione della donna, nel tentativo di infettarla e trascorrere così, insieme, la quarantena. In altre circostanze, invece, l’uomo si era impossessato con la forza dello smartphone della vittima al fine di monitorare le foto, i video e i messaggi contenuti nel dispositivo. La donna, inoltre, si è trovata a dover subire gli appostamenti del 46enne nei pressi della propria abitazione, nonchè la ricezione continua di messaggi ed email e persino una vera e propria intrusione in casa, nel corso della quale il compagno le aveva sottratto oltre 2mila euro.
La vittima, infine, si è trovata ad essere bersaglio anche di una minaccia da parte del 46enne, relativa alla pubblicazione di un video che aveva realizzato di nascosto durante un rapporto sessuale, qualora la compagna avesse deciso di non riprendere la loro relazione. Gli elementi raccolti dalla Procura di Perugia sono stati trasmessi quindi al Cip che, revocando la precedente misura ritenuta non più idonea, ha emesso un’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti dell’uomo.