Torna finalmente il sereno e, con questo, anche l’utile a piazza Pianciani dove il Cda di Popolare Spoleto (da un anno nelle mani di Banco Desio e della Brianza), presieduto dall’avvocato Stefano Lado, ha approvato il bilancio semestrale che registra il risultato netto di 6,1 milioni di euro. Una boccata di ossigeno per le casse dell’istituto e dei suoi azionisti dopo la tempesta che si era abbattuta sulla banca umbra che da 3 anni registrava solo perdite, anche pesanti. Che ne avevano decretato il commissariamento da parte di Bankitalia e la successiva cessione all’istituto brianzolo dell’a.d. Tommaso Cartone. Inutile dire che i riflettori erano tutti puntati proprio su questo primo semestre per tracciare una prima valutazione del lavoro svolto sia dalla governance, sia dal management che risponde al d.g. Angelo Antoniazzi. Azione che, a leggere il bilancio, è stata incisiva ed efficace. Anche se lo stesso Cda, nella nota diramata dopo il cda di ieri, specifica che i valori patrimoniali ed economici di questa prima semestrale non consentono una comparazione omogenea con l’ultimo periodo di riferimento. Per vari motivi. A cominciare dal fatto che la strategia di razionalizzazione della rete del gruppo (dal 1 aprile 2015) ha portato la capogruppo a conferire a BPopSpoleto il ramo d’azienda costituito dai 32 sportelli radicati nelle regioni Toscana (11) e Lazio (21) e, contestualmente, alla cessione a Banco desio dell’unico sportello presente nel nord italia, a Milano per la precisione (dopo che già i commissari di Bankitalia avevano venduto quello di Torino).
Ma veniamo ai dati. Il totale delle masse amministrate della clientela al 30 giugno 2015 ha raggiunto 5,4 miliardi di euro (3,5 miliardi di euro al 31 dicembre 2014). Il saldo della raccolta diretta ha raggiunto 3,4 miliardi di euro (2,6 miliardi) mentre la raccolta indiretta è risultata complessivamente pari a 2 miliardi di euro (0,9 mld al 31 dicembre 2014). Il valore degli impieghi verso clientela alla fine del primo semestre dell’anno e’ risultato pari a circa 3,3 miliardi di euro (2,3 miliardi di fine esercizio precedente). Al 30 giugno 2015 le attività finanziarie della Banca ammontano a circa 0,3 miliardi di euro (0,5 mld al 31 dicembre 2014), in considerazione anche dell’avvenuta cessione di titoli del portafoglio “attività disponibili per la vendita” per valori nominali pari a circa 0,2 miliardi di euro. Il Patrimonio netto al I semestre 2015 ammonta a 254,8 milioni di euro (173,2 milioni di euro di fine 2014). In crescita anche i coefficienti patrimoniali: il Total Capital Ratio è pari al 9,9%.
© Riproduzione riservata