Claudio Bianchini
Nessuno scontro politico, nessuna plateale richiesta di dimissioni, nessuna sfiducia ufficiale: chi si attendeva la resa dei conti finale tra le due anime del Partito socialista di Foligno, sarà certamente rimasto deluso. Tra il pubblico, presente una numerosa rappresentanza della sezione “Bruozzi” con il segretario Mauro Gobbini, in sala anche Prigo Finauro, coordinatore dei Verdi. Il vicesindaco Massimiliano Romangoli ne è uscito sostanzialmente rafforzato, sicuramente non indebolito. Schierato sul banco della giunta a fianco del sindaco Mismetti, in tarda serata ha diffuso un comunicato stampa congiunto, firmato insieme allo stesso primo cittadino. L'invito è quello ad abbassare i toni. Si getta quindi acqua sul fuoco, e si cerca in questo modo di ghiacciare i bollenti spiriti. Altro che scomunica, Mismetti offre al suo vice un'ala protettrice, indicando come prioritario il rispetto della volontà dei cittadini per far capire, nemmeno tanto indirettamente, che i voti espressi dalla gente contano più delle richieste dei partiti. Sempre tenendo presente che in politica è possibile tutto e il contrario di tutto. Ed ecco il testo del comunciato stampa: “Crediamo che sia opportuno abbassare i toni del confronto politico perché stiamo un vivendo un momento molto particolare in cui le parole vanno pesate e non utilizzate come pietre”. Lo affermano in una nota congiunta il sindaco di Foligno, Nando Mismetti, e il vicesindaco, Massimiliano Romagnoli, a proposito del dibattito politico che ha avuto luogo in questi giorni, sottolineando che “il confronto politico, pur acceso, non deve far venir meno il rispetto per l’altro, una caratteristica che ha sempre contraddistinto il dibattito nella nostra città. Il nostro compito è quello di rispettare le esigenze dei cittadini e quindi anche la loro volontà”.