Ad un mese e mezzo dalla scomparsa di Leonardo Cenci, dopo i primi giorni di dolore e di comprensibile smarrimento per un lutto che, pur tristemente atteso, tutti speravamo non arrivasse mai, le tante persone che hanno conosciuto Leo nutrendosi del suo insegnamento, guardano con apprensione alle sorti di Avanti Tutta Onlus, l’associazione benefica che è diventata la ragione di vita, in questi ultimi suoi anni, di Leo.
Quando l’amico Mauro Casciari, insieme ad una delle più strette collaboratrici di Leo, Luana Pioppi, ed alla dottoressa che lo ha curato in questi anni, Chiara Bennati, hanno comunicato di aver lasciato il direttivo di Avanti Tutta per consentire alla famiglia di Leonardo Cenci (il padre, la madre e il fratello) di prendere il timone dell’associazione, abbiamo pensato che fosse un gesto legittimo e in qualche modo doveroso, affinché il nome Cenci continuasse indissolubilmente ad essere legato con Avanti Tutta. Senza perdere, questo era l’auspicio di tutti noi che abbiamo ammirato, dall’esterno, quanto fatto dall’associazione, alcuno dei “pezzi”, tutti importanti, che Leo era riuscito a mettere insieme.
In realtà, con il passare dei giorni, abbiamo compreso che così non era. E la conferma, al di là dell’interpretazione di qualche frase affidata ai social, è arrivata dalle riunioni nelle quali Avanti Tutta onlus non è riuscita a formalizzare il nuovo assetto, né a trovare unità d’intenti, nel momento comprensibilmente più difficile della sua giovane storia, privata del suo fondatore ed animatore, Leonardo Cenci. Un passaggio fondamentale affinché l’associazione torni ad essere effettivamente operativa, nella sua opera di attrarre risorse pubbliche e donazioni private per finanziare progetti destinati ad alleviare le sofferenze di persone che, come ha fatto Leo durante sei anni incredibili, stanno lottando contro il cancro.
Alcuni di quei progetti li aveva avviati proprio Leo, che ha utilizzato fino all’ultima energia fisica e mentale che aveva per raggiungere gli obiettivi che si era prefissato. Altri progetti sono sicuramente da rivedere, altri ancora da rinviare, magari a favore di nuovi che possono essere introdotti. Ma comunque, quelli che saranno, sicuramente progetti da portare avanti tutti insieme. “Avanti tutta”, avanti tutti, insieme.
E’ quello che chiedono anche i volontari, che vedono il rischio concreto che l’associazione si laceri in personalismi, sicuramente alimentati dalla convinzione di interpretare al meglio la volontà di Leo. Dal cui profilo Facebook, in nome di Avanti Tutta, si continuano a ricordare le tante iniziative in sua memoria che si stanno svolgendo a Perugia e nel resto dell’Umbria. E si ringraziano le tante autorità (la governatrice umbra Catiuscia Marini, il sindaco di Perugia Andrea Romizi ed altri) che in questi giorni hanno incontrato i familiari di Leonardo Cenci, ritenendoli i naturali “eredi” del suo messaggio. Mentre sempre meno viene aggiornata, probabilmente da altre mani sulla tastiera, la pagina Facebook di Avanti Tutta.
Questo è quello che soci e volontari (molti di loro con un certo imbarazzo, tanto che finora non si è riusciti a convocare l’assemblea straordinaria dell’associazione per il rinnovo formale delle cariche) vivono da un mese e mezzo e iniziano a capirlo (e temerlo) quanti dall’esterno hanno imparato ad apprezzare Leo e la meravigliosa opera svolta da Avanti Tutta onlus. E la preghiera, di chi forse non ne conosce le motivazioni, ma certamente capisce il rischio di tutto questo, è una sola: per favore, non sciupiamo il sogno di Leo. Avanti tutta, tutti insieme.