5 arresti, 30 denunce in stato di libertà e 164 indagati, di cui 44 in Italia e 120 tra Europa e America. Sono questi i numeri della nuova operazione della Polizia postale contro il traffico di immagini pedo-pornografiche, che hanno visto gli agenti impegnati anche in Umbria, oltre ad altre regioni d’Italia, per la conduzione delle indagini e di alcune perquisizioni. Ad incastrare gli indagati, ci sarebbe la presenza di alcuni video, sui loro computer, di video pedo-pornografici, che venivano condivisi con il resto del mondo, in particolare con America Latina, Stati Uniti ed Europa. Migliaia di video e foto, in alcuni dei quali le immagini ritraevano minori anche di età inferiore ai 10 anni.
GLI ARRESTI, LE INDAGINI E LE PERQUISIZIONI – GUARDA IL VIDEO DELLA POLIZIA
Le indagini, condotte dal Compartimento di polizia postale e delle comunicazioni di Firenze, si sono concluse oggi, dopo un’attività partita nel 2015. Grazie al coordinamento del Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online (Cncpo) sono stati individuati con attività sotto copertura le persone indagate che si scambiavano in Rete il materiale pedo-pornografico con programmi di file sharing. Gli indagati residenti oltre che in Toscana anche in Lombardia, Veneto, Trentino Alto-Adige, Emilia-Romagna, Umbria, Lazio, Puglia e Sicilia, scambiavano le immagini con altri pedofili residenti in Europa, in Nord America ed in America Latina. Per queste persone, circa 120, la Polizia postale, attraverso lo Scip, il Servizio per cooperazione internazionale di polizia, ha interessato le polizie dei Paesi interessati dalle connessioni. I video saranno caricati su un data base dell’Interpol, l’International Child Sexual Exploitation; attraverso la condivisione con le polizie di tutto il mondo si cercherà di individuare i minori abusati e di acquisire elementi su possibili altri responsabili.
Le persone denunciate – L’età degli indagati va dai 27 ai 73 anni, residenti in varie regioni: Lombardia, Veneto, Toscana, Umbria, Lazio, Sicilia, Puglia, Trentino Alto Adige ed Emilia Romagna. Tra essi compaiono, in base a quanto riportato da Repubblica.it: tre disoccupati, di età compresa tra i 40 e i 53 anni, sei commercianti tra i 32 e i 53, cinque operai tra i 34 e i 65, due chimici di 61 e 62 anni, due artigiani di 45 e 56 anni, quattro pensionati tra i 73 e i 41 anni (in particolare per quest’ultimo si tratta di un invalido civile), un operatore call center di 44 anni, un addetto alla ristorazione di 27 anni, un addetto al noleggio di auto di 36 anni, un metalmeccanico di 48 anni, un addetto al settore agricolo di 39 anni, un panettiere di 50 anni, un litografo di 41 anni, un cassiere di 41 anni, un meccanico di 37 anni, un portiere d’albergo di 41 anni, un responsabile di sistemi informativi di 40 anni, un magazziniere di 50 anni, un addetto al settore alberghiero di 42 anni.
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