Pediatria a Perugia, Coletto assicura: niente stop, entro fine anno assunti 5 pediatri. E nell’immediato trovata la soluzione tampone.
L’assessore regionale alla Sanità spiega che nel frattempo è stata individuata una soluzione tampone, con 3 specialisti pediatri in arrivo da altre Aziende dell’Umbria, mentre altri due dirigenti medici specialisti pediatri hanno dato la loro disponibilità a coprire i turni con prestazioni aggiuntive, sia per l’attività specialistica ambulatoriale, che per la degenza.
In questo modo, anche nel periodo estivo, nonostante ferie e turnazioni, non ci saranno interruzioni dei servizi ambulatoriali per i bambini, né tanto meno la chiusura del reparto di Pediatria, ipotesi sempre smentita da Coletto.
Il bando per l’assunzione di 5 pediatri
L’assessore annuncia che sarà pubblicato, entro la metà di agosto nel Bollettino ufficiale della Regione Umbria, il concorso pubblico per l’assunzione a tempo indeterminato di 5 dirigenti medici pediatri per il reparto di pediatria dell’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia. L’assessore informa che il sorteggio della commissione esaminatrice è già stato fissato per il 15 settembre e, presumibilmente, le procedure concorsuali si concluderanno entro la fine dell’anno.
Coletto: ringrazio i medici
“Voglio ringraziare – prosegue l’assessore – i medici che hanno dato la massima disponibilità per garantire la continuità di un servizio sanitario essenziale, come quello della Pediatria, in sofferenza di organico da anni e per il quale, ci tengo a precisarlo, non era mai stata neanche ipotizzata la possibilità di una sospensione”.
Il ruolo del commissario Giannico
“Questo risultato – conclude Coletto – è stato raggiunto grazie all’impegno del commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera di Perugia, Marcello Giannico, che sin dal momento della sua nomina era stato sensibilizzato dalla Regione ad affrontare in maniera prioritaria le questioni perennemente irrisolte riguardanti il reparto di pediatria dell’Ospedale di Perugia, ma è anche frutto di un lavoro di ‘rete’ condiviso, oltre che con l’Assessorato e la Direzione regionale alla Salute, con l’Università degli Studi di Perugia e con le Aziende Sanitarie dell’Umbria”.