Un appello diretto al ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani, per accendere i riflettori sulle condizioni di detenzione di Davide Pecorelli, l’imprenditore altotiberino rinchiuso in regime di custodia cautelare nel carcere di Tirana da ormai tre mesi. A lanciarlo è il senatore Walter Verini, segretario della Commissione Giustizia di Palazzo Madama, che ha inviato una nota ufficiale al titolare della Farnesina.
L’intervento di Verini segue la lettera già trasmessa al ministro dagli avvocati perugini Luca Brazzi e Francesca Castori, difensori di Pecorelli, in cui si denuncia “la grave situazione igienico-sanitaria, di sovraffollamento e degrado” dell’istituto penitenziario albanese. Circostanze – sottolineano i legali – che rischiano di compromettere anche lo stato di salute del loro assistito.
“Unisco la mia voce – scrive Verini – per chiedere che siano adottate iniziative immediate per verificare la situazione, in relazione alle condizioni di detenzione e di salute di Davide Pecorelli”. L’esponente umbro del Partito Democratico ricorda come la notizia sia stata ripresa anche dalla stampa locale, ribadendo che “la richiesta non entra nel merito della vicenda giudiziaria, ma riguarda esclusivamente il rispetto dei diritti fondamentali del cittadino italiano”.
Ora la parola passa alla Farnesina, chiamata a valutare possibili interventi diplomatici o ispettivi attraverso la propria rete consolare e l’Ambasciata italiana in Albania.