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PDL: I NEGOZI DEVONO POTER RESTARE APERTI IL PRIMO MAGGIO

Il gruppo dei consiglieri comunali Pdl di Perugia condanna seccamente la scelta dell'amministrazione di imporre la chiusura delle attività commerciali per il primo maggio, che definisce “vecchia e dettata dalla Cgil”.

“Tutte le città a vocazione turistica (da Firenze a Roma, da Torino a Milano etc..) consentono ai negozianti di tenere aperto domenica primo maggio e Perugia va nel senso opposto”, scrive il gruppo consiliare. Nei giorni scorsi l'amministrazione comunale ha reso noto la propria scelta di imporre la chiusura degli esercizi commerciali nella festa dei lavoratori, con una multa di 2 mila euro ai trasgressori.

“Dopo il freno del turismo nei giorni di Pasqua e in assenza di “ponti” possibili in questa primavera siamo sicuri che Perugia si possa permettere questa chiusura? E’ pur vero che il Primo Maggio è la Festa dei lavoratori e che coincide con la domenica, e che 'di principio' sarebbe giusto chiudere i battenti; teniamo conto però che quest’anno, vista la contingenza economica, si è deciso di aprire i negozi per i saldi anche il giorno dell’Epifania. Adesso qualcuno ci sa spiegare perché no il primo maggio?”

Secondo il gruppo Pdl, la scelta del comune sarebbe “dettata dal sindacato di riferimento, anche perché l’accordo nazionale prevede il pagamento per i lavoratori di un 'super festivo', che di questi tempi può anche far comodo a qualche lavoratore”.

“A forza di andare dietro alle scelte ideologiche della CGIL, la sinistra continua ad inseguire 'diritti ideali' in 'aziende ideali' – concludono dal PDL – senza capire che potrebbero svegliarsi e trovarsi senza imprese a cui applicare i loro'diritti ideali'. Un po’ di realismo servirebbe a Perugia e alla sua economia, soprattutto in questo momento”.