Comincia fra le polemiche l’avventura di Carlo Petrini, capogruppo a Spoleto del Pdl e da ieri pomeriggio coordinatore comunale del partito di Berlusconi. Una nomina che, a sentire alcuni interventi, è stata calata dall’alto scontentando parte della base e degli stessi dirigenti. Non è forse un caso che all’appuntamento non si sia fatto vedere il senatore Domenico Benedetti Valentini, l’unico insieme a Franco Asciutti a non aver ottenuto la deroga per l’imminente voto nazionale (per l’avvocato spoletino, in caso di successo, sarebbe stata la quinta legislatura in caso di successo, anche se c’è già chi lo vuole pronto a correre per le amministrative del 2014). Assente giustificato, per un impegno a Milano, Luciano Rossi che ha mandato il proprio saluto alla sala attraverso Petrini.
Il tavolo allestito nella sala conferenze dell’Hotel dei Duchi era quello delle grandi occasioni, con il neocoordinatore regionale Rocco Girlanda, il vice Pietro Laffranco, il coordinatore provinciale Massimo Monni e il consigliere provinciale Giampiero Panfili. Poche le presenze in sala, forse perchè nessuno alla fine ha capito se era stato invitato ad una conferenza stampa o di un incontro pubblico: età media dei presenti abbastanza elevata e pochissime donne (fra queste Marina Morelli, nomianata pochi giorni fa responsabile provinciale delle Pari opportunità).
Per come è andata, e già si sapeva come sarebbe andata, sarebbe stato più opportuno optare per un comunicato stampa con cui annunciare la nomina, ma c’è da riconoscere che il nuovo percorso avviato dall’onorevole Girlanda, all’insegna della trasparenza e del confronto (basta vedere il suo profilo Facebook), ha reso più interessante l’appuntamento e messo in mostra le criticità su cui lavorare per il futuro.
Ad aprire i lavori è stato il consigliere Davide Militoni – assente il terzo membro del consiglio Alessandro Cretoni – che prima di cedere la parola a Girlanda ha ricordato come il Partito, sotto il profilo degli iscritti, “goda di buona salute nella città del festival con le sue 1.100 tessere”. Più del doppio di quelle del partito di maggioranza, il Pd.
Gli interventi – Il primo a mettere le mani avanti è stato proprio Girlanda che, fatta una premessa di politica generale “sul bisognoc he il Paese ha di non farsi governare dalle sinistre”, di fronte alla necessità di “rilanciare la situazione del partito spoletino” si è trovato costretto a “ratificare una decisione già presa da tempo da chi mi ha preceduto (l’onorevole Luciano Rossi, n.d.r.). Subito dopo le Politiche è mia intenzione fare il punto su tutto il territorio regionale e seguire da vicino i coordinamenti comunali. Per quel che mi riguarda, nella vita professionale come politica e familiare, non ho mai lasciato indietro nessuno e se ho accettato il coordinamento è per portare il nostro partito a governare l’Umbria”. “Per questo insieme a Laffranco abbiamo attivato una pagina Facebook e un profilo Twitter, per stare più vicini agli umbri, per informare delle nostre iniziative…a breve sisteremo anche il sito internet”.
L’onorevole Laffranco ha voluto invece rassicurare “I cittadini di Spoleto che la nutrita pattuglia di parlamentari che il Pdl mi auguro eleggerà in Parlamento, continuerà ad interessarsi alle vicende e I problemi della città come hanno fatto fatto in questi anni il senatore Asciutti per I finanziamenti concessi al Festival e il senatore Benedetti Valentini per salvare il tribunale di Spoleto, a loro va la nostra gratitudine”.
Il senatore Ada Urbani, nel salutare con entusiasmo la nomina di Petrini, ha evidenziato come la regione abbia bisogno di un cambio di linea politica alla luce “del mal governo ormai radicato per colpa della sinistra Duro invece l’intervento di Panfili che non ha gradito affatto la nomina “decisa solo ai piani alti”, in barba alla base. “Ci sarebbero i motivi per polemizzare ma non è questo il momento, non lo voglio fare per non essere tacciato di chi vuole male al partito, ma con il coordinamento regionale avremo modo di chiarirci” ha detto quasi sfidando con lo sguardo Girlanda e Monni che annuivano. “Ci vuole partecipazione e impegno” ha concluso Panfili “la gente deve essere convina che siamo attivi, che siamo vicini a loro, guardate Berlusconi con quanto impegno sta portando avanti questa campagna elettorale”. Il consigliere Monni ha fatto mea culpa sul ritardo con cui è arrivata la nomina e prendendosi “la responsabilità della scelta essendo uno dei firmatari della nomina che è stata sempre sollecitata anche da Rossi. Abbiamo perso del tempo prezioso ma ora è necessario rimboccarsi le maniche e speriamo di tornare presto a festeggiare ha concluso riferendosi al voto che Spoleto sarà chiamata a dare il prossimo anno. A lui il compito di nominare ufficialmente il coordinatore. “L’applauso ora ci vuole” ha aggiunto Panfili a stemperare il momento di tensione. Tornata subito alta quando un giornalista è riuscito a innervosire il tavolo ponendo un paio di domande ritenute faziose dai parlamentari: “se lei non conosce gli atti parlamentari – ha replicato secco Laffranco al cronista – si informi prima di fare domande. L'Imu che secondo lei Berlusconi voleva rimettere, avrebbe dovuto racchiudere tutte le tasse comunali”.
La prima volta – Petrini non ha nascosto la propria emozione annunciando che “l’impegno ce lo metterà”, ma che “avrà bisogno dell’aiuto di tutti, se dovessi rimanere da solo non avrei problemi a restituire l’incarico al coordinamento regionale. Questa nomina è un onore ma anche un onere”. Poi I 4 punti programmatici. I primi 3 sono obiettivi “a breve termine, a cominciare dall’esito del voto che scaturirà da questa campagna elettorale. Sono fiducioso che andrà bene anche perchè sento fra tanti nostri militanti la voglia di dare una svolta al Paese”. Subito dopo il 24 febbraio verrà nominato “il coordinamento che terrà conto di tutte le anime del nostro partito. No guarderò al passato – ha detto Petrini -, abbiamo bisogno del pensiero e dell’azione di tutti…penso a dei gruppi di lavoro che dovranno sostenere la nostra iniziativa politica”. C’è poi il problema di trovare una nuova sede, obiettivo che Petrini conta di risolvere nelle prossime settimane. “Sul lungo termine, penso alle prossime amministrative del 2014 che non sono poi così lontane. Avremo bisogno di alleanze per conquistare il governo cittadino e su questo siamo già pronti a collaborare con tutti coloro che vogliono un’altra amministrazione”. Per la cronaca ieri erano stati invitati all'Hotel dei Duchi anche i consiglieri di opposizione, i quali hanno però disertato l’appuntamento. Un altro segnale che il lavoro per il neocoordinatore si annuncia tutto in salita.
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Pdl, fra le polemiche la nomina del coordinatore Spoleto Carlo Petrini – Guarda chi c’era
Sab, 02/02/2013 - 12:30