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Pd, scontro finale | Spunta nuova corrente

Carlo Ceraso

Pd, scontro finale | Spunta nuova corrente

Garanti chiamati ancora in causa | Renziani nel mirino | Congresso, tra veleni e sgambetti per il controllo della segreteria
Lun, 18/09/2017 - 11:22

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Pd Spoleto, è scontro finale per il controllo della segreteria. La battaglia fatta di sgambetti, veleni e repentini cambi di casacca che da mesi, se non anni, ha alimentato la vita interna ai democratici di Spoleto, potrebbe essere giunta al capolinea. Complice il prossimo Congresso dalle cui urne potrebbe uscire un nuovo assetto.

Superato il recente commissariamento, neanche la gestione del segretario Montini, al di là dei buoni intenti iniziali, è riuscita infatti a ricucire i tanti strappi che hanno logorato il piddì. Ridotto ormai a stracci. Dove lo scontro si è trasformato in attacco senza esclusioni di colpi, anche bassi.

Ultima in ordine di tempo la vicenda che ha riguardato i consiglieri comunali Carla Erbaioli e Stefano Lisci e la segretaria di Spoleto Centro, Rosanna Mazzoni, finiti davanti ai Garanti, su richiesta del segretario Montini, per alcune “accuse”, ai più ancora sconosciute.

Ma che i 3 renziani devono aver ben smontato, visto che la Commissione era sul punto di concludere con un “non luogo a procedere”.

Già era, perché appena si è sparsa la voce che il tutto si sarebbe concluso con una bolla di sapone, c’è chi ha pensato di rincarare la dose e appesantire il j’accuse.

Fonti del piddì che preferiscono mantenere l’anonimato, giurano di aver letto il testo della lettera che la Commissione si apprestava a inviare a Erbaioli, Lisci e Mazzoni. Un documento che, nel richiamare le regole e i principi del partito, di fatto sollevava i tre da ogni “accusa”. Perché i Garanti l’abbiano resa nota prima del suo invio resta un mistero. O forse no. Fatto è che, con sincronismo svizzero, a detta dei bene informati, i consiglieri comunali Paolo Martellini, Laura Zampa e il capogruppo Dante Andrea Rossi, insieme ancora una volta a Montini, hanno a questo punto chiesto di essere ascoltati dai Garanti.

Colloqui che si sono tenuti tra giovedì e venerdì scorso nel più stretto riserbo.

Nel mirino ancora una volta il consigliere Stefano Lisci sul quale, a questo punto, i più sospettano che si stia consumando un vero e proprio “tiro al bersaglio”.

Un accanimento politico senza precedenti che la dice lunga sui reali rapporti di forza in seno al consiglio comunale, dove il Pd siede sui banchi dell’opposizione dopo la debacle del 2014.

Ma che ha convinto il consigliere Massimiliano Capitani, rimasto finora ai margini della bagarre, a chiedere di essere ascoltato. Probabilmente in difesa dell’operato dei due colleghi Lisci e Erbaioli.

Secondo i maligni questo nuovo ‘affondo’ di Montini, Rossi & Co. nasconderebbe in realtà la forte preoccupazione per il prossimo Congresso. Che proprio in queste ore a Spoleto sta dando vita a nuove scissioni e altrettante nuove alleanze.  E che vedrebbe i renziani di Cardini e Lisci in deciso vantaggio sotto il profilo del tesseramento.

Lo stesso asse tra bocciani ed ex diesse, che al momento controlla la segreteria, si starebbe sfaldando in favore dei renziani.

Al punto che alcuni esponenti di spicco dell’asse, dato finora come indissolubile, hanno raggiunto un accordo proprio con i renziani, con i quali puntano a dare un nuovo assetto al Partito. Già diversi gli incontri che hanno portato a individuare nuove strategie anche in vista sia delle prossime elezioni politiche che, a seguire, amministrative e regionali. E da Perugia sarebbero piovute anche le prime benedizioni.

Solo le urne decideranno però il futuro del Partito spoletino e i rapporti di forza all’interno ed esterno dello stesso. La corsa al tesseramento è cominciata da diverse settimane: molti sembrano in affanno e questo potrebbe confermare i veri motivi dello scontro in atto.

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