Attimi di panico ieri sera tardi in un night-club della periferia perugina. Un uomo è entrato all’improvviso mentre all’interno del locale erano presenti solo pochi clienti e due lavoratrici. L’uomo si è diretto verso la barista e ci ha discusso animatamente. Dopo poco è scoppiata la lite violenta: l’uomo ha picchiato la donna, colpendola anche alla testa, l’ha prelevata con forza e l’ha trascinata fuori dal locale. Poi l’ha messa in una macchina, guidata da un altro uomo, portandola via.
In diversi, all’interno del night-club, hanno notato la brutta scena di violenza, e hanno deciso di chiamare la polizia per denunciare il fatto. Più persone avevano notato che la ragazza, dopo la lite furibonda aveva avuto la peggio. Come detto, era stata colpita con violenza in testa, presa per i capelli con forza, per poi essere trascinata fuori dal locale. Nella foga, la giovane barista non era riuscita a prendere la borsa che conteneva anche i suoi documenti. I poliziotti sono così riusciti ad identificarla e con una serie di accertamenti urgenti sono risaliti al suo domicilio di Perugia. Nel frattempo dalle testimonianze raccolte gli agenti hanno avuto una descrizione degli aggressori e dell’auto con cui si erano allontanati.
Arrivati sotto casa della giovane, gli agenti hanno riscontrato la presenza dell’auto con la quale gli aggressori avevano portato via la giovane.
Con le precauzioni e le procedure di sicurezza del caso si sono avvicinati all’appartamento dove, dalle finestre, hanno potuto notare sia la ragazza, che piangeva e aveva il volto insanguinato, che i due uomini. Immediato l’intervento: gli agenti sono riusciti a entrare in casa, cercando di capire cosa fosse accaduto.
Questa la ricostruzione di fatti. La donna, mentre era al bancone del night-club a lavorare, ha visto all’improvviso entrare nel locale il convivente. L’uomo, dopo la lite, l’aveva colpita in testa, l’aveva trascinata fuori e costretta a salire nell’auto. Poi le minacce, mentre l’uomo, insieme all’amico, la portavano di forza in casa. La donna ha dichiarato che non era la prima volta che veniva aggredita e picchiata da quello che solo da pochi mesi era il convivente e con il quale era andata a vivere. Non aveva mai sporto denuncia, ma in altre circostanze si era rivolta alle cure dei sanitari. Dopo i fatti di ieri, la donna ha però deciso di denunciare il convivente, dopo essersi fatta curare da i sanitari, in particolare per le ferite alla testa.
L’uomo, un 39enne di origine romane e con precedenti di polizia, è stato arrestato per sequestro di persona, maltrattamenti e lesioni aggravate ed è stato condotto nel carcere di Capanne a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. L’amico, invece, al momento non è indagato, perché in più circostanze ha cercato di evitare il peggio e riportarlo alla calma.
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