Atti di terrore dentro e fuori l’ospedale di Terni nella tarda serata di martedì per il tentativo di evasione di due detenuti italiani. Si tratta di un 34enne recluso a Terni per rapina, Alessio Cesarini, e di un 51enne detenuto a Spoleto in regime di alta sicurezza, Angelo Abate, in quelle ore ricoverati al Santa Maria. L’allarme è scattato dopo le 22.30, quando i due detenuti hanno aggredito i due agenti della polizia penitenziaria che li stava piantonando. Quindi hanno cercato di darsi alla fuga.
Uno dei due agenti aggrediti è rimasto a terra, l’altro invece ha iniziato ad inseguire i due fuggitivi fuori dall’ospedale.
Qui, i due hanno a quel punto fermato un’auto con a bordo due giovani ternane, aggredendo una di loro (che ha riportato una prognosi di 15 giorni) e facendole scendere. Cesarini, che era stato ricoverato la notte prima dopo aver ingerito delle lamette all’interno del carcere, in precarie condizioni di salute, è stato però fermato nel piazzale dell’ospedale. Il 51enne (che era in ospedale per problemi ad un occhio), invece, è salito a bordo dell’auto rubata ed è scappato. Nella concitazione di quei momenti, l’agente che si era messo all’inseguimento dei due ha esploso alcuni colpi di pistola per fermarli: uno ha raggiunto Abate al ginocchio, altri l’auto con cui stava fuggendo.
Nel frattempo sul posto sono sopraggiunti gli agenti della polizia penitenziaria guidati dal comandante Fabio Gallo, diramando poi l’allarme alle altre forze dell’ordine. Su suggerimento della penitenziaria, si è cercato di capire la direzione che il 51enne potesse aver preso scappando. E le ipotesi messe in campo hanno premiato: l’evaso è stato intercettato lungo la superstrada in direzione Orte dalla polizia stradale di Terni, che ha posto così fine alla sua fuga.
Nel giro di nemmeno due ore la situazione è tornata pienamente alla normalità: Alessio Cesarini è stato riportato al carcere di Terni, Angelo Abate, invece, vista la ferita da arma da fuoco, è stato riportato intorno a mezzanotte e mezza di nuovo in ospedale.
A coordinare le indagini, che vengono seguite in parte dalla polizia penitenziaria ed in parte dalla polizia stradale, è il pm Camilla Coraggio. A carico dei due detenuti – resisi protagonisti di vari reati come ad esempio evasione, lesioni, aggressione a pubblico ufficiale ma anche di rapina vista l’auto rubata usando violenza – nelle prossime ore verranno formulate le esatte nuove imputazioni.