Il passaggio tra Palazzo Trinci e il Museo Diocesano infuoca la polemica politica con uno scontro senza precedenti. Da un lato l’ex vicesindaco Rita Barbetti, dall’altro l’attuale amministrazione, per la voce dell’assessore alla Cultura, Decio Barili. L’argomento? Il passaggio tra i due prestigiosi siti museali. Una sorta di escamotage per la realizzazione di un unico sito.
La versione di Barbetti
“La tenacia a volte premia, cinque anni per riattivare un collegamento, ma ora il sogno sta diventando realtà. Le preziosità di Palazzo Trinci si ampliano con le unicità del Museo Diocesano, in un percorso che non ha eguali. Grazie a chi mi ha sostenuto“, ha postato la ex vicesindaco, attuale consigliera di opposizione. I lavori infatti del sito inizieranno domani, finanziati dalla Diocesi e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno. Lavori che erano stati anticipati dalla firma di un accordo.
La smentita di Barili
L’intervento dell’assessore, solitamente schivo rispetto ai social, viene ospitato dalla pagina Facebook del sindaco Zuccarini: “Ho letto quanto dichiarato dalla ex vice sindaco Barbetti a proposito dello storico collegamento fra palazzo Trinci e il museo capitolare diocesano, riguardo al quale si è affrettata a dare la “buona notizia” definita realizzazione di un suo “grande sogno” e frutto di un dialogo “iniziato addirittura nel 2014” grazie al quale, secondo quanto riportato dai media, palazzo Trinci e il museo diocesano diverranno un unico sito culturale“.
“Dai sogni alla realtà”
“Dai sogni passiamo a dati reali: ottenuta la autorizzazione della sovrintendenza il 16 ottobre 2019 – dice Barili – i lavori inizieranno domani 30 gennaio e saranno a cura della diocesi per un importo stimato di €7000 oltre accessori, col contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno. La notizia più rilevante, non comunicata dalla prof.ssa Barbetti, è che l’obiettivo della creazione di un “unico percorso museale” fra i due prestigiosi siti, fissato dalla precedente amministrazione nel protocollo di intesa sottoscritto con la diocesi nell’aprile 2019, non potrà essere raggiunto. Si tratterà, purtroppo, di un mero collegamento tecnico fra i due edifici, per un eclatante quanto insuperabile motivo, certificato dai tecnici progettisti: le caratteristiche del passaggio non soddisfano le norme in tema di sicurezza e antincendio! Dunque, lo storico collegamento sarà presto tecnicamente ripristinato, ma quello dell’unico polo museale resterà un sogno inopportunamente dato per realizzato“.
Barili assicura che l’amministrazione sta comunque lavorando per rendere questo obiettivo realizzabile, dando risposta alle “esigenze della diocesi e alle istanze culturali della città, nel rispetto delle normative. Ottenuta la disponibilità del gestore del polo museale è in fase di perfezionamento una nuova convenzione in grado di soddisfare concretamente gli interessi della comunità. Ne daremo compiuta notizia quando sarà tutto formalizzato, preferendo una informazione corretta sui risultati ottenuti, piuttosto che una sterile corsa ad anticipazioni fuorvianti“.