Come da tradizione, venerdì 7 aprile a Cascia è andata in scena la Processione del Cristo Morto. Organizzata dalla Confraternita della Buona Morte, la rievocazione religiosa è partita dalla Basilica di Santa Rita e ha attraversato le vie della città, illuminata con fiaccole e accompagnata dalle solenni marce funebri della Banda, per offrire ai tanti fedeli un suggestivo momento di fede e preghiera.
La processione, legata dal 1329 al movimento dei disciplinanti di Cascia, ha radici tra i flagellanti che attraverso la fustigazione esortavano il perdono dei peccati. Dal 1700 la Compagnia dei Flagellanti diventa Confraternita della Buona Morte e i figuranti partecipano alla processione rigorosamente scalzi, incatenati e con la pesante Croce, vestendo anche gli abiti di ruoli nevralgici come Gesù, Erode, Pilato, Maria Maddalena e tanti altri.
Alla processione, guidata da don Canzio Scarabottini, hanno partecipato il sindaco di Cascia, Mario De Carolis, e il priore della Confraternita della Buona Morte, Mario Bruni, che ha ricordato che “dal 1300 nulla ha mai fermato la nostra Processione, né le guerre, né il terremoto, purtroppo solo il Covid ci ha tenuto fermi, ma finalmente quest’anno abbiamo potuto celebrare questo rito”.