L’attesa è finita: ieri sera alle 22 in punto, la mobilità notturna è partita anche a Perugia: “Gimo” (si chiama così il servizio di mobilità notturna che dall’acropoli di Perugia collegherà, dalle 22 alle 3 di notte, le aree più periferiche del capoluogo umbro) è stato messo in moto ieri sera per la prima volta. Il servizio è stato inaugurato con una festa da parte degli studenti, in particolare di Sinistra Universitaria, Udu Perugia ed Altrascuola Rete degli Studenti Medi che materialmente, dopo anni di tavoli e accordi hanno messo in piedi il servizio insieme alla Regione Umbria. Anzi, “Gimo” è stato letteralmente varato con uno spumante per festeggiare il simbolo di una Perugia più internazionale.
5 le navette messe a disposizione da BusItalia dalle 22 alle 3, per ogni venerdì e sabato dal 7 aprile fino al 30 giugno. 5 anche i conducenti impegnati a fornire il servizio. Ieri sera l’aria era di festa, anche per loro: la speranza, ci dicono, è che realmente questo servizio serva e venga utilizzato dall’utenza. Si tratta di mobilità sostenibile, con autobus a metano, da 50 posti. Nessuna brandizzazione all’esterno: solo il cartello luminoso esposto fuori alla navetta che indica la linea percorsa. Salire sopra al Gimo costa esattamente come un autobus normale: Dunque: biglietto a 1,50 euro a terra e 2 a bordo. In 30 minuti, il Gimo collega Piazza dell’Università a San Sisto, con un percorso che tocca: Elce, Ingegneria, Ferro di Cavallo, San Sisto, Ospedale, Fontivegge, via Romana, piazza Italia, via del Giochetto, per poi tornare in piazza dell’Università. Gli orari delle navette, che percorrono la città dal centro alla periferia e viceversa, sono naturalmente sfalsati: il tempo di attesa tra un autobus e l’altro è di mezz’ora, mentre il percorso del Gimo1 (dal centro verso la periferia) comincia alle 22 (con seconda corsa alle 22.30), mentre quello del Gimo2 (dalla periferia al centro) parte alle 22.15. Abbiamo poi chiesto a un conducente se gli autobus siano dotati di un servizio di sicurezza notturni: “no, ci affidiamo alla buona sorte, ci ha risposto“.
Ieri sera la prima corsa era particolarmente affollata, grazie anche all’entusiasmo dovuto all’inaugurazione del servizio e complice anche l’arrivo della bella stagione (e del Festival del Giornalismo in corso in questi giorni) che hanno reso il centro particolarmente pieno di giovani. La città diventa così a misura di studente: universitari e studenti medi possono lasciare a casa i mezzi privati, qualora ne abbiano. Afferma Costanza Spera, Coordinatrice della Sinistra Universitaria Udu Perugia: “la mobilità notturna è una storica battaglia delle nostre associazioni, ma rappresenta solo un tassello per la nostra visione di mobilità alternativa. Un’opportunità che è stata realizzabile solo grazie all’intervento, anche economico, della Regione Umbria, dell’AdiSU e dell’Università. Il Comune di Perugia, che ha sempre osteggiato il progetto della mobilità notturna, bocciandolo e denigrando in svariate occasioni la proposta, definita come un divertimento per i giovani, ora se ne appropria in maniera indebita e rivendica la collaborazione nell’iter, seppur questa non sia mai avvenuta. Vista la nuova presa di posizione, chiediamo con fermezza che l’amministrazione comunale si impegni nel portare avanti il progetto oltre la sperimentazione”.
Aggiunge Luigi Chiapparino, Coordinatore della Rete degli Studenti Medi: “ci aspettiamo dunque che il Comune concordi con noi nella necessità di inserire la Mobilità Notturna all’interno del PUMS, il quale sarà a breve redatto, per far sì che tale servizio non si fermi al termine della sperimentazione a Giugno. Ci auguriamo che sia la stessa istituzione a volere fortemente la sua continuazione, soprattutto in vista dell’edizione del 2017 di Umbria Jazz che si terrà a Luglio, un appuntamento a cui partecipano moltissimi giovani, turisti e cittadini. Un punto di partenza per stabilizzare l’intero progetto nell’arco degli anni”.
Anche il mondo della politica locale ha salutato con alto gradimento il nuovo servizio a Perugia: dal consigliere comunale del PD, Tommaso Bori, che ha portato a Palazzo dei Priori la voce degli studenti per la realizzazione della mobilità notturna, al consigliere regionale, Giacomo Leonelli, anche lui del PD, il quale nei giorni scorsi ha dichiarato: “parte il progetto ‘Gimo’, la sperimentazione di un trasporto aggiuntivo notturno. È il coronamento di una proposta di ordine del giorno che insieme alla collega Carla Casciari portammo lo scorso anno all’attenzione dell’Assemblea legislativa e quindi della Giunta. L’atto fu votato dalla sola maggioranza ed oggi finalmente questo importante servizio, particolarmente richiesto dagli studenti, diventa realtà”. Così il consigliere regionale Giacomo Leonelli (Partito democratico) ha espresso soddisfazione per una iniziativa della Regione “di immenso valore, perché una importante città universitaria qual’è Perugia deve essere sempre più organizzata a misura di studente. E rendere una città più vivibile e fruibile vuol dire anche permettere all’Università una maggiore attrattività e quindi competitività”.
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