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Mobilità notturna, ci sono i fondi | Regione affida risorse ad Adisu

Mobilità notturna e alternativa sulla rampa di lancio per Perugia e l’Umbria. E’ di queste ore, infatti, l’ultimo incontro in Consiglio degli studenti dell’Università degli Studi di Perugia, durante il quale il delegato ai servizi per gli studenti, il prof. Rossi, ha assicurato che, a fronte degli ultimi sviluppi, quel che è certo è che la sperimentazione partirà.

Le ultime notizie a riguardo, infatti, vanno ricercate nella seduta del Consiglio regionale del 26 luglio, quando è stata approvata, con 13 ‘sì’ e 8 ‘no’ la proposta sulla sperimentazione della mobilità notturna, presentata dai consiglieri del Pd Carla Casciari e Giacomo Leonelli. Un lungo iter quello della sperimentazione della mobilità notturna, che ha impegnato le rappresentanze studentesche in Università, Comune e Regione, e che dopo i primi “no”, e che vede ha ora il lascia passare. La Giunta Regionale si è dunque impegnata a provvedere ad avviare, come detto in via sperimentale, un servizio aggiuntivo di trasporto pubblico notturno pensato per gli studenti universitari, ma aperto all’utilizzo da parte di tutti i cittadini.

Nella pratica, in base a quanto emerso dal Consiglio degli studenti, la Regione Umbria si occuperà di fornire i finanziamenti per la mobilità notturna e alternativa all’Adisu (l’Agenzia per il diritto allo studio dell’Umbria). Insieme le due istituzioni gestiranno le risorse, affinché il piano di mobilità coinvolga più centri della regione. La Regione ha dunque già stanziato i fondi, prevedendoli nel suo piano di stabilità annuale, che ammontano a circa 50mila euro. I fondi andranno gestiti in parte per la sperimentazione di mobilità notturna a Perugia (per una quarantina di giorni) e il resto per risolvere alcuni problemi avanzati da studenti universitari a di altri poli (come accade a Terni, dove persistono alcuni intoppi sui collegamenti tra strutture universitarie, ad esempio, per raggiungere la mensa). Nonostante le tempistiche per l’attivazione del servizio non siano state del tutto chiarite in Consiglio degli studenti, l’indicazione di massima è che tutto dovrebbe partire in un paio di mesi.

Quel che faremo come UDU prossimamente – dichiara a TuttOggi.info il sindacato studentesco schierato in prima linea per la richiesta di attivazione del servizio di mobilità notturna e alternativa – sarà continuare a fare pressioni perché questi tempi si accorcino e in generale per avere tempistiche certe il prima possibile. Quanto comunicato in Consiglio ieri è un punto certo. Da settimana prossima ridiscuteremo su come riprendere la questione a brevissimo, per avere entro fine ottobre anche una data indicativa”.

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