L’ultima pallina magica del cosiddetto flipper elettorale è quella che ha portato in Parlamento la folignate Elisabetta Piccolotti. Il sistema degli scarti dei voti l’ha premiata a Lecce, dove era candidata nella lista Alleanza Verdi e Sinistra.
Per il resto, il riconteggio della Cassazione ha confermato l’aggiustamento che c’era stato, dopo l’errore del sito Eligendo del Ministero dell’Interno, che aveva male riassegnato i voti di +Europa. Fuori dal Parlamento, dunque, dove erano virtualmente entrati per qualche ora, Marco Squarta (Fratelli d’Italia) e il dem Pierluigi Spinelli. Nulla da fare anche per il segretario umbro di Azione, Giacomo Leonelli, che in effetti non era stato mai ufficiosamente premiato, ma per il quale restava qualche tenue speranza, visti i voti raccolti dal cosiddetto Terzo Polo.
La segreteria della Cassazione ha inviato i verbali agli uffici elettorali circoscrizionali, che saranno poi comunicati ufficialmente lunedì alle rispettive Camera. Tra i neo parlamentari, gli ultimi quattro a entrare, sono, a sorpresa, Paolo Pulciani di Fratelli d’Italia (circoscrizione Lazio 2, plurinominale 2), Alessandra Todde del Movimento 5 stelle (circoscrizione Lombardia 2, plurinominale 1), Elisa Scutella’, M5s (uninominali in Calabria), Valentina Barzotti, M5s, (plurinominale Lombardia 04).
Quei seggi alla Camera vanno a Emma Pavanelli (Movimento 5 stelle) e Catia Polidori (Forza Italia), sembra nel gioco dei resti che rimbalzano tra le regioni.
Con i 9 seggi che spettano all’Umbria che sono dunque così attribuiti ufficialmente.
Al Senato, eletti Franco Zaffini (centrodestra, Fratelli d’Italia), Antonio Guidi (Fratelli d’Italia) e Walter Verini (Pd).
Alla Camera, eletti Raffaele Nevi (centrodestra, Forza Italia), Virginio Caparvi (centrodestra, Lega), Emanuele Prisco (Fratelli d’Italia), Catia Polidori (Forza Italia), Anna Ascani (Pd), Emma Pavanelli (M5s).
A questi si aggiungono Riccardo Augusto Marchetti, commissario della Lega nelle Marche dove è stato eletto, e appunto Elisabetta Piccolotti (Verdi e Sinistra).
Con la mancata elezione dei due candidati di Fratelli d’Italia, Eleonora Pace e Marco Squarta, non ci sono cambi in Consiglio regionale. A meno di coinvolgimenti, con relativo effetto domino, nel rimpasto di Giunta che la governatrice Tesei e i partiti del centrodestra stanno per varare.