La risposta dell'assessore Numerini all'interrogazione della consigliera Morbello (M5s) dopo le polemiche sugli abbattimenti
Al parco Vittime delle Foibe saranno abbattuti 102 alberi. “Il 45% dei quali vetusti ed ammalorati”, ha spiegato l’assessore Numerini, rispondendo all’interrogazione con cui la consigliera Morbello chiedeva lumi sull’abbattimento di alberi in via Diaz e via Martiri dei Lager in relazione ai lavori di creazione della pista ciclabile.
L’esponente pentastellata ha chiesto le motivazioni che hanno portato alla decisione dell’abbattimento contestuale di un numero elevato di alberi e se, prima di ogni abbattimento, sia stata stilata un’apposita relazione da parte di un professionista esperto in materia, la quale illustri le indagini effettuate sulle piante e ne dichiari esplicitamente la pericolosità e la non compatibilità con il contesto urbano: nel caso in cui la relazione agronomica esista si chiede di averne copia. Se siano stati valutati, prima di arrivare all’abbattimento totale degli alberi ad alto fusto, altri interventi finalizzati alla loro conservazione. E quanti alberi saranno reimpiantati.
L’assessore Numerini ha premesso che ogni intervento è corroborato da specifica relazione tecnica agronomica. Ed ha quindi fornito i numeri, partendo appunto dal parco Vittime delle Foibe, dove saranno appunto abbattuti 102 alberi, circa la età dei quali ammalorati. Sono previste 160 nuove piantumazioni, visto l’ampliamento del parco. Verranno rimossi 16 arbusti, ma ne verranno impiantati oltre 2mila.
In via Martiri dei Lager sono stati abbattuti 9 pini che andavano ad impattare sull’uso del marciapiede. Tutte le alberature dopo l’intervento verranno reimpiantate.
In Via Sicilia/via del Fosso sono stati abbattuti 10 alberi, che verranno tutti nuovamente piantumati. Infine in via Magnini è previsto l’abbattimento di 6 alberi su richiesta dei condomini, mentre al Chico Mendez è previsto l’abbattimento di 10 alberi, ma si auspica di evitarlo almeno in parte.
Per l’assessore Numerini l’intervento complessivo di Madonna Alta (e nel parco Vittime delle Foibe in particolare) ha “un alto valore ambientale”.