Se il barone Franchetti vedesse com’è ridotto il suo amato parco a Villa Montesca probabilmente maledirebbe di averlo lasciato alla città
Con queste parole il capogruppo di Forza Italia Cesare Sassolini “illustra” il degrado che lui stesso ha potuto constatare entrando in una delle zone verdi più caratteristiche di Città di Castello, “spesso citata dagli amministratori come fiore all’occhiello della città”.
La Villa, costruita alla fine del XIX secolo su progetto dell’architetto fiorentino Giuseppe Boccini, è sicuramente la più sontuosa dell’Alta Valle del Tevere ed è arricchita da un parco, unico in Umbria per la quantità di piante e per il valore botanico. Un patrimonio importante lasciato alla città dal barone Franchetti che, in quell’immenso giardino, aveva introdotto numerose specie esotiche e mediterranee
“Dopo aver ospitato la sede dell’Università e quella di Sogepu, – puntualizza Sassolini – oggi Villa Montesca e il suo parco giacciono in una desolante condizione di degrado che si inizia a respirare già dal parcheggio antistante l’ingresso”
Erba libera di crescere a dismisura, addirittura sui posti macchina, cestini colmi di rifiuti, panchine e tavoli da pic nic rovinati dalla maleducazione dei pochi frequentatori. Anche quella che un tempo era la splendida fontana, ricca di pesci, oggi non dona che tristezza: ci si arriva pestando l’erba alta, arida e nella vasca non si vede che acqua scura, densa, stagnante.
Il consigliere di opposizione ricorda anche come, nel novembre 2015, l’assessore regionale Fernanda Cecchini e il sindaco Luciano Bacchetta presentarono l’intervento di recupero del parco: lavori di riqualificazione curati dall’Agenzia Forestale Regionale con un investimento di 258mila euro, sostenuto attraverso i finanziamenti comunitari erogati dal Piano di Sviluppo Rurale dell’Umbria 2007-2013. “Oggi a ricordare il bando, all’interno del parco, – precisa Sassolini – rimane solo un cartellone (vedi foto) appoggiato sul tronco di un albero”.
“Un patrimonio come questo – conclude il capogruppo di Forza Italia annunciando un’interrogazione – non può e non deve essere lasciato al degrado e all’incuria. Per tale motivo chiedo di conoscere, in primis, come sono stati spesi, o sperperati, i soldi di detto ‘recupero’ e a chi è da imputare l’incuria che regna nel parco. E’ giusto anche sapere se il Comune ha intenzione, in tempi brevi, di sistemare veramente il parco riportandolo al decoro che merita e se vi sono, quali sono i progetti futuri di recupero di Villa e Parco”.