E’ polemica sulla scelta dell’amministrazione comunale di intitolare a Gaetano Pinna, artigliere paracadutista della Folgore, il parco pubblico compreso tra via Antonio Ridolfi, via Francesco Innamorati e via Monte Acuto. La cerimonia di intitolazione avverrà domenica 23 ottobre alle 11.30, in occasione dell’ottantesimo anniversario della battaglia di El Alamein.
Pinna, artigliere paracadutista della Folgore, si arruolò come artigliere nel 1940 nella neonata divisione paracadutisti Folgore e partecipò alla guerra in Nord Africa, “distinguendosi – spiegano dal Comune – quale artigliere, nella battaglia di El Alamein, e fu uno dei 325 paracadutisti sopravvissuti dei 5000 componenti della Folgore. L’intitolazione dell’area verde a Pinna è data dal fatto che “ha dimostrato grande valore umano risultando esempio di coraggio e di rettitudine per numerose generazioni – è detto nella delibera comunale – sia nell’ambito della propria carriera militare svolta nell’ambito della divisione paracadutisti Folgore che come insegnante nella scuola media Gentile da Foligno”. Alla cerimonia interverranno il sindaco di Foligno, Stefano Zuccarini e il presidente del Consiglio comunale, Lorenzo Schiarea.
La scelta però non è piaciuta all’Anpi. “E’ doveroso onorare i caduti di El Alamein, insieme a tutte le vittime della guerra, come pure riconoscere il valore e i senso del dovere di quanti combatterono in quella feroce battaglia. Ma è totalmente inaccettabile assegnare come Istituzione un valore civile condiviso ad un episodio bellico e ad un protagonista di un conflitto provocato dalla Germania nazista in cui l’Italia fu irresponsabilmente trascinata dal criminale regime fascista, assecondato da una monarchia cinica e imbelle”. Così il presidente Stefano Mingarelli, a nome dell’Anpi di Foligno, sull’iniziativa patrocinata dal Comune di Foligno, promossa dall’Associazione 10 febbraio, per il 20 e 23 ottobre prossimi che prevede un convegno dal taglio celebrativo della battaglia di El Alamein e del contributo della Divisione Folgore, e l’intitolazione di un parco pubblico ad un combattente di quell’episodio bellico.
“Vogliamo ricordare a questa amministrazione – sottolinea Mingarelli – che ad El Alamein il nostro esercito e il regime fascista non stavano svolgendo una missione umanitaria ma un vero e proprio atto di aggressione imperialista nella guerra a fianco di Hitler e del regime nazista . Guerra che provocò centinaia di migliaia di morti e lutti indicibili al nostro Paese e alla nostra Foligno medaglia d’argento al valore civile per le distruzioni e le vittime civili e per il contributo alla lotta di Liberazione”.
“Come antifascisti e democratici italiani – aggiunge – ci appare incredibile che proprio chi dovrebbe rappresentare la storia, le tradizioni e i valori democratici della città di Foligno non colga questa drammatica contraddizione. Ancora una volta – conclude Mingarelli – la maggioranza che guida questa nostra città aggiunge un elemento di divisione, con iniziative di cupa retorica che non rendono nemmeno omaggio a coloro ai quali è rivolto, vittime anch’essi di un regime e di un’ideologia che nel nostro Paese sono stati definitivamente sconfitti il 25 aprile 1945”.