Ufficio speciale ricostruzione contro prescrizione "sproporzionata" del Parco dei Sibillini: "rischio frane per la popolazione"
Il Parco nazionale dei monti Sibillini blocca la ricostruzione di Ancarano di Norcia. Fino ad agosto, infatti, stabilisce che non si potranno montare delle reti paramassi per non disturbare la fauna locale. Facendo, insomma, perdere 6 mesi di tempo preziosi.
A rendere noto la vicenda è l’Ufficio speciale alla ricostruzione dell’Umbria, con il direttore Stefano Nodessi Proietti, insieme al delegato della Comunanza agraria di Ancarano, Adelindo Capparelli. Che da una parte esprimono soddisfazione per l’approvazione, nella Conferenza permanente, del Progetto di mitigazione del rischio idrogeologico in località Ancarano Capo del Colle, ma nel contempo nutrono forti preoccupazioni per il parere espresso dall’Ente Parco dei Sibillini.
Parco dei Sibillini: “Attendere agosto per non disturbare fauna”
“In questo parere – viene spiegato dall’Usr – si prescrive che l’inizio dei lavori di installazione di reti paramassi sul versante a monte del centro abitato di Ancarano, potrà avere inizio solamente nel mese di agosto per non disturbare la bio fauna; questa sospensione appare inopportuna in quanto fa perdere sei mesi di tempo alla ricostruzione post sisma 2016 che aspetta risposte concrete da oltre 5 anni.
Prescrizione sproporzionata, rischio frane per la popolazione
Sebbene si comprenda l’esigenza di tutelare la fauna del Parco, – incalza l’Ufficio speciale alla ricostruzione – la suddetta prescrizione appare assolutamente sproporzionata rispetto all’entità lavoro consistente nella collocazione di poche decine di metri di barriere paramassi all’interno di un Parco vastissimo di migliaia di ettari; per non parlare poi del fatto che l’assenza di barriere paramassi espone per sei mesi la popolazione al rischio di frane”.