PAPA GIOVANNI PAOLO II, CLAUDIO PACE CHIEDE AL SINDACO DI INTITOLARE UNA VIA A KAROL WOJTYLA IN UNA LETTERA APERTA - Tuttoggi.info

PAPA GIOVANNI PAOLO II, CLAUDIO PACE CHIEDE AL SINDACO DI INTITOLARE UNA VIA A KAROL WOJTYLA IN UNA LETTERA APERTA

Redazione

PAPA GIOVANNI PAOLO II, CLAUDIO PACE CHIEDE AL SINDACO DI INTITOLARE UNA VIA A KAROL WOJTYLA IN UNA LETTERA APERTA

Sab, 30/04/2011 - 14:17

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di Claudio Pace (*)

Egregio Signor Sindaco,
come lei stesso ha dichiarato alla stampa in più occasioni la città di Terni che lei rappresenta per la carica istituzionale, che ricopre, non sta passando uno dei suoi periodi migliori. La crisi che ha investito il nostro polo chimico e le preoccupazioni che si avvertono nel settore siderurgico, nel quale chi vi scrive lavora dal lontano 1985, fanno si che questo momento di festa mondiale, quale la beatificazione del papa Magno, Giovanni Paolo secondo, stia passando quasi inosservato nella nostra città che ha un legame fortissimo con questo grande papa.
Ho scritto “ha” e non “ebbe” perché la morte di Giovanni Paolo II non ha diminuito ma rinsaldato questo legame, come testimonia la memorabile visita di migliaia di pellegrini ternani, magistralmente organizzata dal Vescovo Paglia, avvenuta lo scorso 26 Marzo, in occasione del trentesimo anniversario della visita di Giovanni Paolo II a Terni” e il discorso del Papa attuale che ricevendo i pellegrini ternani in udienza privata ha ricordato: “Terni è segnata dalla presenza di una delle più grandi fabbriche dell'acciaio, che ha contribuito alla crescita di una significativa realtà operaia. Un cammino segnato da luci, ma anche da momenti difficili, come quello che stiamo vivendo oggi. La crisi dell'assetto industriale sta mettendo a dura prova la vita della Città, che deve ripensare il suo futuro. In tutto questo viene coinvolta anche la vostra vita di lavoratori e quella delle vostre famiglie.”
Molti sono i ricordi che legano i luoghi che giornalmente frequento per motivi di lavoro, a quella memorabile visita del papa operaio del 19 Marzo del 1981, dalla statua di Gesù lavoratore nei pressi dei quali si fermò a parlare alla folla, a una croce di ferro con ai piedi una dedica alla sua memoria che si incontra sulla strada principale interna alla fabbrica che porta verso l’area a caldo. In una foto che è stata posta nella nostra mensa aziendale, lo si vede mangiare, insieme a due dei nostri operai che furono estratti a sorte e che ebbero l’onore di pranzare accanto a lui. Ogni volta che si va a mensa lo si vede e lo si considera come quella di un nostro familiare,e se capita, si mostra la foto con orgoglio anche a qualche ospite nuovo che per la prima volta venisse a mangiare con noi, enfatizzando: “il papa fu qui, ha pranzato insieme ai nostri operai nella nostra mensa!”.
La richiesta che le faccio con la presente lettera è quella di rinforzare ulteriormente questo legame, rendendolo ancora più indelebile con un intervento nella toponomastica della nostra città, cambiando il nome di una parte di Viale Brin, dal numero civico 120, in prossimità del semaforo che incrocia via Stefano Breda e viale Centurini, alla Curva di Pentima dove ha sede la facoltà di Ingegneria del polo universitario ternano.
Le chiedo anche un miracolo, in più, visto che parliamo di beati e di santi, quello di potere fare questo cambiamento in tempi stretti, addirittura per il prossimo 13 Maggio, trentesimo anniversario dell’intervento salvifico della Madonna di Fatima che letteralmente deviò la pallottola assassina che adesso si trova incastonata nella corona della sua statua, anch’essa pellegrina, non molto tempo fa, in quei di Terni.
L’inaugurazione del “Viale Giovanni Paolo secondo”, potrebbe essere un momento di unità di tutte le forze politiche e sociali, dei lavoratori del polo siderurgico e chimico e di tutta la città di Terni al “villaggio globale”, una manifestazione visibile del fatto di aver recepito il suo insegnamento magistrale, il suo ‘non abbiate paura’, il suo ‘coraggio’ che spesso il Santo Padre ripeteva nei suoi discorsi e che oggi più di ieri dobbiamo dimostrare di avere metabolizzato. Un ‘coraggio’ che ci serve per affrontare questo momento di particolare difficoltà che la città sta vivendo e che con l’intercessione del nuovo beato, il papa Giovanni Paolo secondo, con l’impegno di tutti saremo in grado di superare.
Sicuro della sua benevola accoglienza della mia richiesta, in attesa di un suo riscontro, le porgo i miei distinti saluti.

(*) consigliere prima circoscrizione Terni Est, dipendente delle acciaierie di Terni

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