Papa Francesco è arrivato in Umbria e prima di andare ad Assisi per pregare sulla tomba del Santo patrono d’Italia e firmare l’enciclica “Fratelli Tutti” – la prima nella storia ad essere firmata fuori dal Vaticano – ha fatto tappa a Spello.
Il Santo Padre è in fatti in visita al monastero delle suore di Santa Maria in Vallegloria, dove è stato accolto da un piccolo gruppo di fedeli. Francesco, sceso dall’auto parcheggiata nel cortile del convento, ha rivolto loro un cenno di saluto.
Già nel 2019, il Papa aveva fatto una visita a sorpresa alle sorelle del monastero, in visita privata.
[ore 14:30] Dopo la visita e il pranzo consumato al monastero di Spello, Papa Francesco si sta dirigendo verso la sua prima destinazione, Assisi, dove non è escluso che ci sarà un nuovo fuori programma.
Sono molte infatti le persone che si stanno radunando per le vie e le piazze della città di San Francesco nella speranza di poter incontrare il Santo Padre, che ricordiamo è in visita privata, e riceverne un saluto o una benedizione.
Oltre a Piazza San Francesco, molti fedeli sono in attesa in piazza del Vescovado, di fronte alla Basilica di Santa Chiara con il convento delle clarisse, e alla chiesa di Santa Maria Maggiore che ospita le spoglie mortali del futuro beato Carlo Acutis. Attesa che conferma la speranza dei presenti in un secondo fuori programma del Papa, sulla scaletta ufficiale.
[14:50] Attesa che non è rimasta delusa, quella dei fedeli fuori da Santa Chiara. Papa Francesco, arrivato ad Assisi, si è subito recato al convento delle clarisse – ordine a lui particolarmente caro – prima ancora di recarsi sulla tomba del Santo di cui domani 4 ottobre di commemora la morte, avvenuta nel 1226.
Due visite a due conventi di suore, religiose di voti solenni appartenenti all’ordine fondato da san Francesco e santa Chiara d’Assisi, poco prima della cerimonia ufficiale per la firma dell’enciclica “Fratelli Tutti”. Una semplice “intemperanza” sulla scaletta o, per alcune letture, una risposta alle polemiche che il titolo del documento ha sollevato quando è stato reso pubblico. Un dissenso arrivato dai cattolici progressisti di We are the Church, che ritiene la scelta maschilista: “Un titolo che esclude le donne”.
[15:10] Papa Francesco, come da programma, risale in auto Piazza San Francesco salutando i fedeli che lo accolgono con applausi ed entra nella Basilica Inferiore. Il finestrino è abbassato, ma la vettura entra subito nel cortile interno del Sacro Convento.
Da ora inizia la celebrazione del programma ufficiale: la celebrazione dell’eucarestia sulla tomba e al termine l’attesa firma dell’Enciclica “Fratelli Tutti”, unica per il suo alto valore di contenuti e per essere firmata fuori dai confini vaticani.
Accolto da padre Mauro Gambetti, il Custode del Sacro Convento, Papa Francesco è entrato nella tomba del santo. “Aspettiamo Papa Francesco con tanta gioia e gratitudine. – aveva dichiarato in mattinata padre Gambetti – Lo aspettiamo innanzitutto come un fratello che ci consegna questa Enciclica Fratelli Tutti, che parla di fraternità. E parla del suo modo di essere nei nostri confronti. E lo aspettiamo come successore di Pietro, colui che continua ad additarci la via della felicità piena, perché è la strada di Gesù, dove tutto l’uomo, tutta l’umanità, tutta la bellezza dell’umanità si compie“.
Una “firma storica“ come ha dichiara da Padre Enzo Fortunato, direttore della Sala Stampa del Sacro, che così ne legge il gesto “Parto da un’immagine. Ogni volta che il Papa siglava un’Enciclica lo faceva su un tavolo di legno, con foto di rito. Questa volta ci troveremo con il Santo Padre che guarda San Francesco e firma la sua terza Enciclica su un «tavolo» di roccia, facendo diventare Assisi «altare e cattedra di pace», come la definì Giovanni Paolo II”.
[15:50] Alla firma dell’enciclica, il cielo che è stato plumbeo per tutto il giorno viene squarciato da un raggio di sole.
Papa Francesco ha fatto di nuovo la storia, firmando, per la prima volta nella storia della chiesa, una Enciclica fuori Roma. Lo ha fatto nella Basilica di San Francesco, ad Assisi, dove, sulla tomba del santo, ha prima celebrato messa e poi firmato sulla sua terza enciclica.
Il Pontefice, prima di iniziare la liturgia, si è inchinato davanti alla tomba del santo, restando in preghiera per alcuni istanti e ha baciato l’altare.
Nella cripta, per le restrizioni anti-Coronavirus, sono presenti solo una ventina di persone, tra cui il cardinale Agostino Vallini, delegato pontificio per le basiliche francescane di Assisi, il vescovo di Assisi, mons. Domenico Sorrentino, il custode del Sacro Convento Padre Mauro Gambetti, e alcuni frati, suore e laici.
L’enciclica, firmata in originale in varie lingue, è stata porta al Santo Padre da monsignor Paolo Braida, l’incaricato delle traduzioni e anche dei discorsi del Papa nella Prima Sezione della Segreteria di Stato. Papa Francesco l’ha voluto al suo fianco, insieme ad altri due responsabili delle traduzioni, Don Antonio e Don Cruz.
Padre Mauro Gambetti, Custode Sacro Convento di Assisi: “Il giorno del ‘transito’ di San Francesco il Papa ci dona l’Enciclica che, come una nave, può traghettare questo nostro mondo verso un approdo di pace e felicità piena, per tutti”.
Padre Enzo Fortunato, Direttore Sala Stampa: “Il Papa ha firmato tre copie dell’Enciclica per la Segreteria di Stato Vaticano e tre copie della coedizione LEV e Rivista San Francesco. Nel centenario della nostra rivista è per noi e per i nostri lettori un dono prezioso che orienta il cammino personale ed editoriale. Sulla tomba del Santo una comunità francescana commossa ha partecipato a questo momento storico che ha accolto la firma dell’Enciclica con un lungo applauso. Presenti il ministro generale dei frati minori conventuali, padre Carlos Trovarelli, i ministri generali di tutte le famiglie francescane, il Cardinale Agostino Vallini, Mons. Domenico Sorrentino e il Sindaco di Assisi. Dopo la Celebrazione il Santo Padre ha salutato, nel chiostro Sisto IV, singolarmente tutti e 65 frati del Sacro Convento che lo hanno ricambiato con un fortissimo “viva il Papa“.
La missiva verrà pubblicata domani, ma in un tweet il Santo Padre ha anticipato lo spirito della sua terza enciclica: “Lo sforzo per costruire una società più giusta implica una capacità di fraternità, uno spirito di comunione umana. #TempoDelCreato #FratelliTutti”, ha scritto il Pontefice.
[15:55] Dopo l’eucarestia e la storica firma sull’altare di pietra che custodisce le spoglie del Santo dei poveri, Papa Francesco ha lasciato il Sacro Convento, ma non ancora la città trattenendosi forse per una visita al Vescovado.
[16:30] Papa Francesco, lascia Assisi per far rientro in Vaticano. Una visita breve, ma densa di gesti storici e significato profondo: la prima uscita del Pontefice per rendere omaggio al Santo della fraternità di cui ha preso il nome, la firma di un’enciclica fuori da Roma che dalla città del Poverello invita il mondo allo spirito di comunione.