Non la solita sagra paesana, dove si mangia e si balla, ma una competizione leale ed avvincente quella organizzata dal Priore Angelo Gelmetti, dove, per primeggiare, bisogna essere preparati culturalmente, allenati fisicamente e anche molto fortunati. Questo è il Palio del Fantasma di Castel Ritaldi, che ogni anno mette in Piazza una sfida al cardiopalma tra i cinque rioni che costituiscono il Comune: La Bruna di gran lunga il più popoloso, Castel Ritaldi sede del Municipio, Castel San. Giovanni là in mezzo alla Valle Spoletana, Mercatello il più piccolino e Colle del Marchese, il più lontano, su in altura sui Colli Martani, ma il più “tosto” di tutti.
Il meccanismo è semplice: sulla piazza è disegnato un tabellone tipo “gioco dell'oca” ed ogni rione è rappresentato da una squadra di dieci cervelloni, un podista ed un segnaposto sul tabellone. Una voce fuori campo, appunto il fantasma, pone una domanda e se qualche cervellone conosce la risposta fa un cenno al proprio podista di correre più veloce possibile per conquistare il diritto alla risposta. Naturalmente, se la domanda è facile, tutte le squadre dei cervelloni sanno la risposta, per cui si innesca una gara di corsa tra i 5 podisti con arrivi da fotofinish. Chi vince permette ai propri cervelloni di rispondere: se la risposta è giusta si avanza sul tabellone, se invece è sbagliata non si può partecipare alla competizione per le prossime domande. Ma quanto vale una risposta, giusta o sbagliata che sia? Il valore viene di volta in volta estratto a sorte da un'urna che contiene tre numeri (banalmente 1, 2 e 3). Quindi se si è risposto bene e esce ad esempio il due. il segnaposto del rione avanza di due caselle, se la risposta invece è errata, il podista del rione non potrà competere per le prossime due domande. Si vince solo se si arriva in fondo al percorso in maniera “precisa”: se infatti si è a meno due dalla fine, si risponde esattamente ed esce il numero tre si fanno due passi avanti e uno indietro e si passa alla prossima domanda.
Veniamo alla gara: inizia subito bene il Colle che azzecca la prima domanda da due punti e la quarta da un punto, poi inizia una lunga serie di tornate in cui primeggiano Bruna e Castel S. Giovanni, seguite da Castel Ritaldi, dal Colle e ultimo Mercatello. A circa metà gara Mercatello si scuote ed azzecca una serie di risposte consecutive che lo portano in testa, con Bruna e S. Giovanni a ruota, Castel Ritaldi subito appresso e ultimo, distaccato, Colle del Marchese.
Ma quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare e i Colliciani, famosi per la loro caparbietà, capitanati da un grande Pietro Filippucci iniziano a fare sul serio: il podista Ernesto Andreani non perde più una sfida e i cervelloni le azzeccano tutte. Così in pochissime tornate il Colle del Marchese si riporta nelle prime posizioni, giungendo nella zona vittoria, dove tutti gli altri castelli erano già arrivati prima.
La situazione è equilibratissima: ciascun castello, azzeccando una risposta e con l'estrazione giusta, può vincere: il primo ad averne la possibilità è ancora il Colle, che a meno due dalla vittoria, azzeccava la risposta ma non l'estrazione dall'urna, che vedeva uscire il numero tre, che di fatto determina due passi avanti e uno indietro rispetto alla vittoria finale. Il Colle però non si perde d'animo, e dopo una performance errata di S. Giovanni, azzecca risposta e estrazione dall'urna, aggiudicandosi la ventesima edizione del Palio del Fantasma e portando a casa il suo quinto palio.
Festa grande per il Colle quindi, prima in Piazza Santa Marina e poi, fino all'alba, su, al paese, che per il prossimo anno potrà guardare dall'alto dei suoi 466 metri slm tutti gli altri borghi del Comune.
AGGIORNAMENTO DELLE ORE 17,04
Mercatello, a mezzo di un commento sportivo e leale firmato da Paolo Augusto Menconi, rivendica una vittoria “morale” del Palio 2009 a causa di una risposta giusta, data per errata. Di seguito il commento integrale “E'stato il più bel Palio cui abbia mai partecipato… l'adrenalina sprizzava da tutte le parti e la gara emozionante. Non credevo, alla mia nona partecipazione con il mitico Mercatello, di potermi divertire così tanto. Complimenti a Gelmetti (tenetevelo caro!!!) e al sindaco Reali (che un po' ci mancherà come editor delle domande). Detto questo, volevo comunicare a tutte le teste di c***o che mi hanno deriso e telefonato anche oggi per sfottermi dopo aver sbagliato la domanda sul volume della piramide (decisiva per la nostra non-vittoria con ogni probabilità), che la mia risposta era giusta, GIUSTA ok? La professoressa Pattumelli dall'alto non me l'avrebbe mai perdonata. Quindi ristabiliamo l'ordine dei fattori: cono e piramide hanno la medesima formula di calcolo del volume; comunque non me ne frega niente: 1000 di queste sconfitte se questo è il clima, ricco di tensione e sfottò… ”