A Gualdo Tadino venerdì il parere del Comune sull'iniziativa di Renexia. A Nocera Umbra scatta la petizione. Lunedì consiglio comunale.
Pale eoliche portatrici di polemiche nella fascia appenninica. Da settimane infatti il dibattito è stato monopolizzato dai progetti presentati sul territorio e che andranno ad interessare, se l’iter autorizzativo andrà in porto, i territori di Gualdo Tadino, Nocera Umbra, Valtopina e Foligno. Con ben oltre 50 aerogeneratori che potrebbero essere installati in tutto.
Pale eoliche, il progetto ‘Gualdo Tadino’ che coinvolge anche Nocera
Partendo da Gualdo Tadino, qui il progetto in campo è quello di Renexia che ha proposto l’installazione di 10 pale tra Gualdo Tadino e Nocera Umbra. Su questo fronte si è svolto martedì scorso un incontro tra gli stakeholders del progetto ‘Gualdo Tadino’.
“Si è trattato di una riunione molto partecipata dai portatori di interesse del territorio, che ha portato ad un confronto molto aperto e costruttivo, nella quale sono emersi con forza tutti i dubbi e le criticità relative all’impatto paesaggistico del progetto”, fa sapere il Comune. “Ringrazio tutti gli stakeholders che hanno partecipato all’incontro – ha dichiarato il sindaco di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti – per il tono del dibattito, che è stato civile e teso a valorizzare gli interessi della comunità. L’Amministrazione Comunale, così come previsto dalla norma, fornirà il suo parere nell’interesse di tutelare il territorio ed i cittadini, in maniera chiara, trasparente e non interpretabile. Si ricorda, che è intenzione dell’Amministrazione Comunale al fine di favorire la partecipazione, come già comunicato nei giorni scorsi, acquisire tutti i contributi inerenti il progetto suddetto da parte degli stakeholders in forma scritta all’indirizzo PEC (gualdotadino@letterecertificate.it) del Comune di Gualdo Tadino entro e non oltre le ore 12 di venerdì 16 Febbraio 2024“.
La riunione e le ricadute sul territorio
L’iniziativa prevede 10 aerogeneratori alti 200 metri l’uno, che dovranno essere collocati otto a Gualdo e due a Nocera. Il progetto è stato sottoposto a Via dal Ministero dell’Ambiente. Durante la riunione di martedì, il sindaco ha annunciato anche che il parere del Comune arriverà domani e che sarà “articolato e non elettorale”. I dirigenti di Renexia hanno parlato anche di ricadute sul territorio: il versamento di Imu e Cosap per 50mila euro l’anno, 200mila euro (il 2 per cento de proventi) come misura di compensazione con vincolo a finalità ambientali e la sistemazione di strade.
Le polemiche
Sul tema i consiglieri Alessia Raponi (Lega) e Paolo Cappelletti (Cappelletti sindaco) hanno criticato proprio le tempistiche con cui il sindaco ha annunciato che presenterà le proprie osservazioni. “Dobbiamo ritenere che questa amministrazione comunale avesse già concordato direttamente con la società richiedente la realizzazione del progetto stesso”. Parere che, dunque, dovrebbe arrivare entro la scadenza. Da Nocera e Provincia già emanato parere negativo. Manca ancora la Regione.
I progetti in corso sulle pale eoliche nella zona dell’Appennino umbro
Non c’è poi solo il progetto Renexia. Sono diversi i fronti aperti. Su Nocera è in corso la valutazione al Mite del progetto per 10 pale sul Monte Busseto. Altri 4 aerogeneratori, sempre a Nocera, sarebbero previsti nel progetto Polmaiore, proposto dalla società Vse. Stando a quanto affermato in questi giorni di dibattito infuocato da Angelo Velatta, avvocato e ambientalista, ci sarebbero altre tre iniziative. Una, con 20 aerogeneratori, sulle montagne che chiudono a sud est la Piana di Colfiorito. Uno da dieci generatori a Foligno e un altro sui monti a ovest del Pennino. Proprio per la portata e l’impatto di questo tipo di iniziative a Nocera Umbra è nato il Comitato “Un’altra idea per l’Appennino” che lunedì sera ha lanciato una petizione, nel corso di un’affollata assemblea.
L’affollata assemblea nocerina
Nel corso dell’incontro il Comitato ha ribadito la propria contrarietà al progetto richiamando l’impatto sul territorio, le conseguenze anche per la fauna e sull’immagine e l’identità della zona. Richiamata, in più interventi, anche la necessità di linee guida in attuazione della legge nazionale, oppure di un provvedimento regionale per indicare aree idonee agli impianti eolici. Diverse le valutazioni tecniche in merito alla relazione, alla scelta delle zone e al contributo relativo al sistema nazionale. “C’è un’alternativa all’eolico. Siamo favorevoli all’utilizzo del fotovoltaico sui tetti – ha detto Ugo Sorbelli, uno dei promotori del comitato – solo il tetto della Merloni sarebbe di 13 ettari. Nostro obiettivo è informare i cittadini per un livello diverso di partecipazione. La nostra petizione vuole essere uno strumento di sostegno alle istituzioni“. La petizione si rivolge al Comune di Nocera e chiede una presa di posizione, con il dissenso finché non ci saranno le linee guida nazionali o un provvedimento regionale. Si chiede che il Comune confermi l’esclusione dell’area appenninica come zona idonea dalle future linee guida. Si chiede anche che il Comune proponga una legge regionale di moratoria e per l’individuazione delle aree idonee. Si chiede infine l’impegno ad eventuali ricorsi, in caso di intervento della giustizia.
Gli interventi ‘istituzionali’
All’iniziativa è intervenuto anche il consigliere comunale di Foligno, Marco De Felicis e il consigliere comunale nocerino Massimo Montironi. Da quest’ultimo l’annuncio di un consiglio comunale sul tema convocato per lunedì 19. Da Velatta, nelle conclusioni, l’allarme di fronte al grande arrivo di progetti sul territorio, causato dall’idea di non trovare opposizione “grazie al ventre molle della proprietà collettiva“.