La solennità del momento c’è, il bilancio dell’anno appena trascorso no! Perché l’ufficio di presidenza è in carica da neanche un mese. E il cambiamento, pur più volte richiamato dal presidente Squarta, si vedrà nei fatti.
La conferenza stampa di fine anno dell’Ufficio di presidenza, la prima dell’era Squarta a Palazzo Cesaroni, segna un giro di boa e, nello specifico, l’occasione per tanti buoni propositi da attuare nei prossimi anni.
Dress code
Come nelle occasioni che si rispettino, il nuovo ufficio di presidenza non delude le aspettative. Squarta sceglie la cravatta vinaccia, la vicepresidente della Lega Paola Fioroni va sul verde smeraldo per il tailleur pantaloni, la dem Simona Meloni molto sporty con il giacchino di pelle. Scelte diverse nell’abito, consonanza nelle idee relativamente al cambio di passo soprattutto sul protagonismo.
Non saremo passacarte
Che Squarta non volesse essere passacarte lo aveva anticipato e ora lo ribadisce. “Il 90 per cento degli atti di indirizzo approvati nella scorsa legislatura non sono stati attuati dalla giunta. Non possiamo essere passacarte – ha detto Squarta – Servono più leggi e più atti d’indirizzo possibili”.
Protagonismo è il leitmotiv dunque, e Squarta ne elenca anche le materie: “Sanità, con le liste d’attesa e i medici che se ne vanno, la povertà dilagante, l’arretratezza delle infrastrutture. Ma anche la ricostruzione paralizzata e ferma: al di là delle passerelle degli ultimi anni, serve una svolta nel terremoto”.
L’auspicio è che “il Consiglio regionale possa lavorare al di là delle appartenenze, realizzando quel cambiamento che la gente ci ha chiesto”.
Vicepresidenti d’attacco
Va di parole chiave la vice Fioroni: “Visione, programmazione, efficacia e efficenza”. L’idea è quella di “una macchina snella ed efficiente, con leggi che producano effetti verificabili e una seria credibilità delle istituzioni democratiche”.
E poi: “Questa istituzione deve promuovere la cultura della legalità e deve proseguire l’apertura del palazzo ai giovani e a tutti gli umbri”. “Il mio – ha detto Simona Meloni, vice in quota dem – sarà un ruolo che userà per il rispetto della democrazia. Il Palazzo sia aperto e vigile nei territori perché l’Umbria è fatta di tantissimi borghi. Tanti gli incontri fatti in questi anni, che andranno rafforzati, intensificando il legame istituzionale con i cittadini. Il tutto proponendo soluzioni in tempi rapidi ai problemi dei cittadini, con un occhio agli amministratori locali che sono le vere sentinelle”.
Indennità
Squarta, sollecitato sulle indennità, abbandona il ruolo barricadiero e indossa la camicia istituzionale: “C’è una proposta di legge del consigliere Tommaso Bori, già assegnata alla prima commissione, decideranno le forze politiche”.