di Maria Flora Monini (*)
Vorrei manifestare il pensiero dell’ Associazione Industriali di Spoleto-Valnerina in merito agli ultimi fatti noti sui pacchetti turistici richiesti dalla nostra amministrazione , poiché, come dichiarato più volte, non rinunciamo ad esprimere critiche e dissenso qualora vengano adottate scelte da noi non condivise.
Da alcuni anni la nostra associazione sta lavorando per consolidare con le amministrazioni pubbliche e le istituzioni rapporti sempre più collaborativi e trasparenti, pur nella distinzione di ruoli, cercando di non far mancare il nostro sostegno a politiche ed azioni tese alla crescita delle imprese e del nostro territorio. Siamo attenti nell’evitare il rischio di essere chiamati solamente a sostenere decisioni già prese, ma al contrario intendiamo costruire insieme.
Già nella passata presidenza con Fabio Chiavari, l’Associazione Industriali ha intrapreso lo studio di un progetto di Marketing Territoriale per la PROMOZIONE del TERRIRORIO.
Il marketing territoriale serve a valorizzare le potenzialità di sviluppo e a incentivare l'imprenditorialità del territorio attraverso regole di marketing.
Oggi anche le aree geografiche sono in competizione fra loro. Infatti, ad esempio, anche in televisione vediamo campagne pubblicitarie dedicate a regioni o a zone specifiche.
Il Marketing è la funzione tecnica dello scegliere: a chi vendere, che cosa vendere, e come vendere, nonché del programmare le azioni conseguenti, perseguendo la realizzazione del profitto tramite la soddisfazione dei bisogni del consumatore.
La definizione di marketing territoriale è “l’insieme delle azioni collettive poste in atto per attirare in uno specifico territorio nuove attività economiche e produttive, favorire lo sviluppo delle imprese locali e promuovere una immagine favorevole”.
Si può definire il marketing territoriale come “tutte quelle attività che, esercitate su uno specifico spazio geografico, possono rendere un’area attrattiva per un prescelto gruppo di investitori logistico-industriali, sui bisogni percepiti del quale (o dei quali) si è attuato il disegno delle caratteristiche dell’area stessa”.
Il marketing territoriale è anche l’insieme delle azioni che possono e devono rendere il “prodotto Spoleto” corrispondente alle attese e alle esigenze di investimento proprio dei potenziali utilizzatori-investitori.
La realizzazione di tale categoria di obiettivi presuppone la collaborazione stretta tra enti pubblici e privati e il superamento della separazione d’azione delle due realtà.
Al tempo stesso NON è Marketing Territoriale:
Un nuovo modo di chiamare la politica di sviluppo locale.
Una modalità “moderna” per realizzare la pianificazione degli spazi nelle aree urbane.
La funzione che si occupa della vendita del patrimonio pubblico che il governo locale vuole privatizzare.
L’insieme delle misure per rafforzare la competitività anche internazionale delle imprese collocate nel territorio.
L’insieme delle misure per attrarre gli investimenti produttivi di soggetti esterni al territorio.
Questi ultimi punti riguardano invece lo Sviluppo Economico che nel nostro territorio trovano poco spazio di sviluppo. Infatti, che né è di tante aree industriali, troppe a mio parere in un territorio a vocazione turistica e non industriale, che comunque rimangono lì ferme? Quali i séguiti con alcuni investitori stranieri? E che ne sarà mai della 3 Valli, del raddoppio delle ferrovia e di tutte le infrastrutture che possono contribuire alla presentazione di una città e di un territorio nonché al suo sviluppo?
Consapevoli tutti che il nostro territorio è ricco e può vivere di turismo e cultura, ma la gestione poco razionale e l’assenza di un piano di marketing territoriale e di conseguenza di una strategia, di una pianificazione ed una programmazione efficiente non le da né merito né sviluppo, è indispensabile ricercare un sistema, in seguito anche a quanto detto prima, che con l’aiuto di tutte le forze, politiche ed economiche, gestisca e ottimizzi tutti i mezzi individuandone le priorità, i tempi e le realizzazioni. Tutto ciò eviterebbe uno sbriciolamento delle risorse economiche ed apporterebbe un miglioramento sia della realizzazione che dell’immagine, dal punto di vista dell’attrazione di turisti e di nuovi investitori.
E’ importante dare un’immagine nuova, elegante e bella – al momento in decadenza e scollegata – del nostro territorio e quindi promuovere tutte quelle attività che portino ad una crescita concreta nel tempo.
Purtroppo la nostra proposta di Piano di Marketing Territoriale ancora ad oggi non ha trovato riscontro alcuno tra l’amministrazione, le istituzioni locali e le banche, ma c’è l’auspico che più prima che poi le amministrazioni locali , le banche e tutte le istituzioni interessate diano il loro contributo al fine di sviluppare un progetto immateriale ma indispensabile.
Solo da questo punto di partenza si potrà arrivare ad un traguardo.
(*) Presidente Associazione Industriali di Spoleto- Confindustria