Un evento sovranumerario che anticipa soltanto la Mostra del Fumetto di settembre e che siamo orgogliosi di presentare
Così il presidente dell’Associazione Amici del Fumetto Gianfranco Bellini ha introdotto la mostra che avrà luogo, dal 4 giugno al 3 luglio, nella Sala del Camino di Palazzo Vitelli a Sant’Egidio, dal titolo “Pablo Echaurren e Vincenzo Mollica: Pittura e fumetto artista perfetto – Cronaca disegnata di una amicizia”. Presenti all’appuntamento con la stampa anche uno dei curatori, Franco Barrese, il Presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Città di Castello Italo Cesarotti e il Presidente dell’Associazione Palazzo Vitelli a Sant’Egidio, Fabio Nisi.
L’esposizione di disegni, tavole e quadri, nata proprio da un’idea Vincenzo Mollica, ospiterà circa 100 opere dell’artista Pablo Echaurren, amico storico da ben 40 anni del famoso giornalista. L’inaugurazione della mostra avrà luogo sabato 4 giugno alle ore 17 a Palazzo Vitelli a Sant’Egidio (alla presenza degli autori) e rimarrà aperta, come detto, fino al 3 luglio con i seguenti orari: giovedì e venerdì dalle 16 alle 19; sabato e domenica dale 10 alle 12 e dale 16 alle 19. L’ingresso è libero.
“L’obiettivo di questa mostra – ha aggiunto Bellini – è quello di continuare lavorare per la valorizzazione del fumetto come forma artistica, ‘missione’ nata fin dalle due precedenti mostre su Marilyn e Tex e che continuerà ad essere perseguita anche con quella di quest’anno che sarà dedicata ad Hugo Pratt e alla Venezia di Corto Maltese”. Oltre a quella su Echaurren e a quella del prossimo settembre, l’Associazione Amici del Fumetto, quest’anno, è riuscita ad organizzare anche una terza mostra, che si terrà a Strasburgo, dove oltre all’arte del fumetto saranno esposte anche le bellezze e i prodotti tipici di Città di Castello e dell’Umbria.
Franco Barrese, che ha ribadito la volontà di creare una sinergia tra fumetto, pittura e scultura, come “muse ispiratrici della cultura” ha aggiunto che “questa mostra è quasi una provocazione che arriva, non a caso, nell’anno di Burri. Una provocazione che vuole abbattere la barriera tra una cultura colta e una più popolare, in modo che il pubblico che verrà possa apprezzare opere anche più complesse del solito. Pablo è partito infatti come pittore e solo successivamente è entrato nel mondo dell’illustrazione e del fumetto: e solo lui, più di ogni altro, è riuscito a capire l’aspetto visivo della pittura e quello di comunicazione del fumetto”.