Politica

Osservatorio contro l’omofobia, nuovo atto dello scontro De Vincenzi – Lgbti

Osservatorio contro l’omofobia, nuovo atto dello scontro tra il consigliere regionale De Vincenzi e le associazioni Lgbti. La firma del protocollo che sancisce la costituzione dell’osservatorio contro le discriminazioni sessuali e l’identità di genere, in attuazione della discussa legge regionale, con l’esclusione di alcune associazioni “pro famiglia tradizionale”, continua ad essere motivo di divisione. Con il consigliere De Vincenzi (Umbria Next) finito nel mirino di molte associazioni per aver presentato una formale istanza alla governatrice Marini perché intervenga ed inserisca nell’elenco le associazioni escluse. Associazioni che però, per Omphalos Lgbti, sono estremistiche e quindi non meritano di entrare nell’Osservatorio.


Dal 17 settembre al lavoro per attuare la legge sull’omofobia


De Vincenzi cita la risposta fornita dalla presidente Marini il 23 gennaio scorso nel Question time a Palazzo Cesaroni: “Tutto quello che il codice civile prevede sulle famiglie, potrà trovare rappresentanza consentendo la possibilità di partecipazione alla procedura che immaginiamo sarà fatta con un avviso pubblico come di norma facciamo nella costituzione degli osservatori e saranno selezionate garantendo, ovviamente, il pluralismo. Anzi, credo proprio che questo sia il tema fondamentale per la riuscita della legge”. E attende ora di vedere se la governatrice “ha cambiato posizione in merito“.

Io non credo – commenta De Vincenzi – che la presidente Marini sia pronta a difendere l’indifendibile, ma presto ce lo farà sapere. E ci dirà pure, con la decisione che prenderà, che stima ha delle istituzioni e della democrazia, come pure di tutte le istanze della società civile regionale di cui dovrebbe farsi interprete in quanto presidente“.

Il consigliere regionale, anche alla luce dell’aspro dibattito seguito alla firma del protocollo, ribadisce il proprio giudizio: così come è stata formulata, la legge, anziché favorire il reciproco dialogo su temi di grande attualità come sono quelli della famiglia, dei diritti umani, dell’omofobia, delle discriminazioni di genere, divide gli umbri.