Ospedali e pronto soccorso, scontro politico al Trasimeno

Ospedali e pronto soccorso, scontro politico al Trasimeno

Massimo Sbardella

Ospedali e pronto soccorso, scontro politico al Trasimeno

Sab, 08/10/2022 - 16:38

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Dopo l'Unione dei Comuni, Risini: rivolevamo l'ospedale di Città della Pieve, è stato declassato pure quello di Castiglione | La Lega: i servizi resteranno invariati

Ospedali e sanità, è scontro politico al Trasimeno dopo il piano di riorganizzazione approvato dalla Giunta regionale, che trasforma il nosocomio di Castiglione del Lago in ospedale di comunità, con la perdita del pronto soccorso.

I sindaci del Trasimeno parlano di accordi “traditi” e chiedono un incontro urgente con la governatrice Donatella Tesei, pronti a mobilitarsi insieme ai cittadini di un comprensorio che ritengono fortemente penalizzato. Troppo lontano, dicono, i sindaci, il pronto soccorso di Perugia, in caso di necessità.


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Risini: rivogliamo il nostro ospedale con pronto soccorso

E dopo Matteo Burico, sindaco di Castiglione del Lago e presidente dell’Unione dei Comuni del Trasimeno, è il primo cittadino di Città della Pieve, Fausto Risini, a lamentare la penalizzazione del suo territorio e di tutto il comprensorio.

“Dopo la chiusura nel 2017 dell’ospedale Beato Giacomo Villa di Città della Pieve e la sua riconversione in Casa della salute con Punto di primo soccorso – scrive Risini in una missiva indirizzata alla governatrice Tesei – nelle scorse ore la Regione Umbria ha reso noto il Piano di efficientamento e riqualificazione del Sistema sanitario regionale in cui non vengono prese in considerazione le necessità espresse da Città della Pieve, che resta ufficialmente scoperta da adeguati servizi sanitari”.

“Le razionalizzazioni sono comprensibili – scrive Risini – ma devono essere uniformi su tutto il territorio regionale, come uniforme deve essere l’accesso ai servizi. Invece qui si è sancito il divario tra cittadini di seria A e di serie B, questi ultimi costretti a lunghi viaggi della speranza, attraversando il territorio regionale, pur di effettuare semplici visite, figuriamoci in casi di emergenza, in cui a rischio c’è la vita delle persone. Che poi si chiami Casa di comunità, Ospedale di comunità o quant’altro a me non interessa, interessano i contenuti, interessa che vi siano all’interno i servizi che abbiamo richiesto, in considerazione dell’importante distanza e difficoltà di raggiungimento di Perugia: posti letto (15 di medicina e 5 di chirurgia) e il Pronto soccorso”.

“Le politiche della Regione Umbria – lamenta Risini – hanno deciso di non ascoltare questo territorio, di ignorare i bisogni e le richieste di decine di migliaia di cittadini, di non restituirci il nostro ospedale con pronto soccorso e per giunta di declassare anche quello di Castiglione del Lago, ultimo baluardo per l’ottenimento del Polo unico del Trasimeno. A questo punto -annuncia – ci batteremo ancora più intensamente per i nostri diritti chiedendo a tutti i nostri cittadini di scendere in campo con noi”.

La replica della Lega

Ai sindaci del Trasimeno in rivolta risponde la Lega, con il capogruppo in Regione, Stefano Pastorelli, e i consiglieri comunali di Castiglione del Lago Paolo Terrosi e Lorenzo Nardelli, che parlano di “polemiche strumentali” e di un “ingiustificato allarmismo”.

“Castiglione del Lago – affermano gli esponenti della Lega – avrà un punto di primo intervento h24, compreso il servizio di autoambulanza, oltre ad essere oggetto di investimenti per la riqualificazione della struttura e, in previsione, sede di ospedale di comunità, mantenendo invariati i servizi”.

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