di Carlo Petrini e David Militoni (*)
La questione “Ospedale di Spoleto” finalmente, anche se con circa due mesi di ritardo, è stata seriamente discussa con la convocazione di quel “tavolo tecnico” che doveva fornire rassicurazioni politiche sui vari documenti stilati negli ultimi mesi in Consiglio Comunale, così come espressamente chiesto dal nostro Gruppo Consigliare e condiviso dall’intero Consiglio Comunale.
Quello che le forze politiche di maggioranza hanno interpretato come ingiustificato allarmismo, dal nostro punto di vista era e sarà ancora, un comportamento doveroso di attenzione, finalizzato a rassicurare i cittadini affinché l’Ospedale di Spoleto continui a essere un Ospedale sicuro, efficiente, con nuove prospettive di sviluppo e con tutte le garanzie necessarie per il futuro dello stesso Nosocomio.
La sensazione di emergenza che si è diffusa negli ultimi mesi soprattutto riguardo ai reparti di Ortopedia, Radiologia e Ostetricia non può essere considerata come allarmismo diffuso dall’opposizione. Anzi, forse questa volta, senza la nostra pressione non si sarebbe potuto rendere concreto alcun risultato.
Il Sindaco Benedetti per sua stessa ammissione, ha dichiarato che per la prima volta siamo riusciti a sederci intorno ad un tavolo, alla quale erano presenti la Presidente Marini con i tutti vertici dell’Asl, e il Sindaco di Foligno, evidentemente le nostre istanze non erano così inutili o di poco conto.
Siamo invece convinti che la giunta regionale abbia autorizzato il Primariato di Ostetricia, come nuova posizione dirigenziale, dando la precedenza a Spoleto rispetto a richieste ben più datate, così come dichiarato dalla stessa Presidente Marini, anche grazie ai nostri interventi e alle nostre pressioni.
Quello che ci preme sottolineare con la presente nota è l’insistenza che il gruppo consiliare del Pdl ha esercitato in questi mesi per fare in modo che fossero fornite le dovute rassicurazioni.
Aldilà dell’oncologia e della chirurgia robotica riteniamo fondamentale la pressione esercitata per arrivare alla soluzione che da oltre sei mesi attanaglia il reparto di ostetricia dopo il pensionamento del Prof. Martines. Va comunque sottolineato che nonostante l’assenza del Primario e il conseguente momento di difficoltà, il reparto non ha subito un calo di nascite tali da metterne in discussione né l’efficienza né la sua continuità, e di questo certamente va dato merito a quei professionisti che con grande sacrificio e professionalità hanno garantito i servizi.
Senza punto nascita l’ospedale muore, senza un’equipe valida e amalgamata finisce quell’effetto di attrazione che il reparto aveva ben esercitato negli ultimi anni anche sui territori limitrofi. Per il punto nascita, come per altre eccellenze, chiediamo e continueremo a chiedere pari dignità con Foligno. Basta dunque con la gestione commissariale imposta negli ultimi mesi che rischia di compromettere il futuro della struttura creando invece le condizioni per il suo progressivo smembramento.
Bene comunque la via intrapresa nel documento presentato alla Presidente Marini che però deve essere ulteriormente arricchito e concretizzato con date certe. Le rassicurazioni fornite nell’incontro del ventidue (cm) vanno nel giro di poche settimane suffragate da fatti concreti. A questo punto dalla maggioranza se ha intenzioni serie e non propagandistiche, ci aspettiamo la formalizzazione del documento con una mozione in Consiglio Comunale. Il Gruppo del Pdl sarà disponibile come sempre ha fatto in materia di sanità a collaborare e dare il suo sostegno.
Rimane ferma invece la nostra posizione a riguardo dell’ASL 3. Ribadiamo la nostra convinzione che una ASL unica regionale, o al massimo due ASL provinciali sarebbe la scelta giusta per riposizionare gli equilibri tra i territori.
(*) Consiglieri comunali, Componenti IV Commissione Sanità