The day after. La minoranza in consiglio comunale ha chiesto le dimissioni del consigliere Mario Mancini e invitato la giunta a “governare senza annunci e fake news ma guardando e risolvendo i problemi”. E’ quanto contenuto in due distinti comunicati in risposta al capogruppo di Laboratorio Spoleto e al primo cittadino Umberto De Augustinis che ieri avevano il primo a suo modo porto le scuse per le dichiarazioni fatte lunedì scorso quando aveva definito il nosocomio luogo di “illegalità e pericolo per i pazienti”, il sindaco circoscritto la problematica a “criticità” peraltro “in via di soluzione”.
Interventi questi ultimi che sono sembrati tardivi ai più, ben 3 giorni dopo durante i quali si andava consumando un grave danno di reputazione alla struttura sanitaria, e che non sono affatto piaciuti alla minoranza.
Ospedale, Mancini “chiedo scusa”, Sindaco “criticità, comprensibili suoi toni”
“Difesa ridicola”
“Ecco quindi svelate in un comunicato in burocratese stretto le gravi irregolarità dell’ospedale di Spoleto; una serie di richiami già conosciuti che hanno a che vedere con l’esigenza di avere un ospedale che funzioni” scrivono Partito democratico, Lista Camilla Laureti e Ora Spoleto “una città non si governa con annunci e fake news ma guardando e risolvendo i problemi. Il tentativo del sindaco di difendere le parole gravi del consigliere Mancini, reiterate anche in diverse interviste, è ridicolo e non può essere sufficiente a giustificare le accuse infamanti del consigliere che, per delega del sindaco stesso, dovrebbe tutelare il nostro ospedale. Tutti siamo tesi con ogni mezzo alla difesa del nosocomio cittadino, ancor più i nostri consiglieri, ma gli strumenti devono essere adeguati. E le scuse di Mancini, giunte tardivamente, lo confermano. L’inadeguatezza di questa giunta e il goffo tentativo di giustificare una gaffe di proporzioni regionali, prendendo a pretesto una interrogazione in cui mai nessuno ha parlato di “illegalità” è eclatante. Le dichiarazioni del consigliere Mancini per alcuni giorni hanno gettato panico tra gli utenti, e discredito sulla struttura ospedaliera, e seppur dettate da un eccesso di “amore” – come sostiene ora la giunta – non sono giustificabili e non sono commisurate al procurato allarme. Il consigliere ha parlato di “illegalità” e il tentativo di edulcorare e di negare queste pesanti accuse non è accettabile. Il fatto è grave e dimostra l’assoluta inadeguatezza del consigliere del quale chiediamo le immediate dimissioni”.
Ancora una stoccata al sindaco “non capiamo bene cosa intenda quando parla di ‘necessaria discrezione’, visto il putiferio mediatico suscitato da loro stessi” e l’invito a “esimersi dal delegare altri ad occuparsi di temi così sensibili come la sanità e di gestire in prima persona le eventuali criticità”. Infine la richiesta di riunire “la conferenza dei capigruppo per ascoltare i vertici tecnici dell’Usl e l’assessore regionale Barberini, come azione propedeutica alla convocazione di un consiglio comunale aperto sulla sanità. È urgente discutere con tutti gli attori (sindacati, regione, usl e associazioni) sul ruolo futuro del nostro ospedale nell’ambito del nuovo assetto regionale in vista dell’imminente pubblicazione del piano sanitario” concludono le tre liste di centro sinistra.
“Fango sull’ospedale”
Dello stesso tono i colleghi della minoranza delle liste civiche Spoleto popolare e Alleanza civica “Riteniamo ridicole le ritrattazioni di ieri sera del Consigliere Mancini e della Giunta! Il Dott. Mancini era stato incaricato dal Sindaco, che ha tenuto per se la delega alla Sanità, di verificare la situazione in Ospedale e informarlo su eventuali problematiche. Come consigliere incaricato è stato chiamato a controllare le carenze della struttura e non è andato come ex collega o privato cittadino e non può pensare di parlare, denunciare, scrivere e negare tutto senza conseguenze. Le accuse dette e confermate di illegalità e pericolo per i pazienti, pronunciate forse di getto in sede di Consiglio Comunale, ma poi ripetute con assoluta convinzione nelle interviste e nei post da lui scritti, diventa a distanza di 24 ore solo una situazione di difficoltà e criticità. Se non fosse stato sicuro, come lo era, delle sue affermazioni, avrebbe dovuto rimanere in silenzio. Il Consiglio Comunale merita rispetto, chi non è in grado di farlo dovrebbe fare solo una cosa, dimettersi! Le accuse fatte infangano e gettano discredito sul nostro Ospedale dove lavorano con professionalità ed impegno tanti stimati professionisti e le dichiarazioni avventate hanno procurato un allarme ingiustificato negli utenti del servizio”. I 4 consiglieri di minoranza calcano ancor più la mano: “Si può tranquillamente parlare di procurato allarme e diffamazione a mezzo stampa. Non è concepibile chiudere tutto con uno “scusate mi sono sbagliato!”. La presa di distanza del Sindaco è un rinnegare l’incarico che era stato da lui stesso dato con grande convinzione solo un mese fa. Non si può dare la responsabilità di certe affermazioni al troppo amore per la struttura ospedaliera! Il troppo amore l’avrebbe dovuto trattenere dal fare affermazioni avventate, non veritiere e diffamatorie. Si respira un clima da caccia alle streghe dove la ricerca esasperata di trovare illegalità diffuse, peraltro inesistenti, porta solo a dichiarazioni diffamatorie ed avventate invece di creare ed alimentare un ambiente di progettualità e miglioramento attraverso la collaborazione dei soggetti interessati”.
Regione pronta a incontro
Da Palazzo Donini nessuna presa di posizione ufficiale. Fonti qualificate confermano che l’Assessore regionale Luca Barberini ha seguito da vicino la vicenda in contatto diretto con il Direttore generale Imolo Fiaschini. Barberini, dicono dallo staff, preso atto del “cambio di rotta” ufficializzato nelle ultime ore dalla giunta spoletina e delle scuse del consigliere, sarebbe pronto ad organizzare già nei prossimi giorni una visita al nosocomio per mostrare tutti gli investimenti fatti dalla Regione nel presidio sanitario spoletino.
Una prima lista è stata ricordata ieri l’altro dalla Direzione generale che, in risposta proprio alle affermazioni di Mancini, ha ricordato l’avvio a breve di una seconda Tac, il nuovo robot Da Vinci, i lavori infrastrutturali e le assunzioni di chirurghi e anestesisti così da colmare e superare le dotazioni organiche previste. Ma l’idea dell’assessore regionale è dimostrare con i numeri anche i tanti traguardi raggiunti dal personale del nosocomio che rendono il polo sanitario spoletino un centro di eccellenza a livello regionale. Presentare insomma un quadro di insieme attuale anche per cercare di recuperare il danno subìto in settimana dalla struttura ospedaliera. Che a detta degli addetti ai lavori richiederà mesi prima di essere completamente recuperato.
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