Terni

Ospedale Narni-Amelia, presentato progetto esecutivo

E’ stato presentato ieri 18 maggio a Terni il progetto esecutivo per la realizzazione del nuovo ospedale comprensoriale di Narni-Amelia che, come noto, sorgerà in località Cammartana.

Progetto presentato nella sede USL2

Il progetto è stato presentato nella sede centrale della Usl Umbria 2 di viale Bramante, alla presenza dei vertici aziendali, del presidente della Provincia di Terni Giampiero Lattanzi, dei sindaci dei Comuni interessati, Francesco De Rebotti e Laura Pernazza, primi cittadini di Narni e Amelia e della presidente della terza Commisslone consiliare permanente Sanità a Palazzo Cesaroni Eleonora Pace.

Il progetto è stato riadattato alle più recenti norme costruttive

Dal punto di vista strutturale, oltre al plesso ospedaliero, è prevista la costruzione di un parcheggio multipiano a tre livelli mentre, sul versante sanitario, oltre al pronto soccorso, verranno realizzati diversi ambulatori e un’area per la diagnostica per immagini con strumentazioni d’avanguardia: una Risonanza una Tac e due sofisticati apparati di radiologia.

I servizi

La struttura ospedaliera annovera diversi servizi: dialisi con dodici postazioni, degenza medica, day hospital oncologico, ortopedia e chirurgia, sale operatorie, endoscopia, posti letto dedicati alla riabilitazione e cinque posti letto di terapia intensiva. Si punterà molto all’innovazione per una risposta sanitaria più efficiente e per realizzare una struttura ospedaliera “di comunità”, ben inserita e integrata nella rete regionale, in grado di conciliare e unire specificità di funzione, come la riabilitazione, alle esigenze sanitarie locali.

“Finalmente il piano esecutivo”

Nel corso dell’incontro istituzionale il direttore generale dell’Azienda Usl Umbria 2 Massimo De Fino ha sottolineato i passi in avanti compiuti dopo un lungo e proficuo lavoro istituzionale e tecnico: “Finalmente – ha affermato il manager sanitario – siamo giunti alla presentazione del piano esecutivo dell’ospedale comprensoriale trasformando in realtà i bisogni espressi in tanti anni dalle due comunità cittadine”.