Un’altra eccellenza medica sarebbe pronta a lasciare l’ospedale di Città di Castello. Si tratta del dottor Alessandro Contine, chirurgo con all’attivo oltre 3.000 interventi che spaziano dalla chirurgia oncologica a quella d’urgenza, che avrebbe scelto di proseguire la propria attività professionale nelle Marche.
Una notizia che, secondo Fratelli d’Italia, rappresenta “un danno enorme per il territorio”, già segnato da una forte incidenza tumorale e da un progressivo impoverimento dell’offerta sanitaria. “Sempre pronti a denunciare i tagli ai tempi della Giunta Tesei – scrivono Andrea Lignani Marchesani, della Direzione nazionale FdI, e Francesco Rignanese, coordinatore comunale FdI – oggi assistiamo invece ad un silenzio assordante da parte dell’Amministrazione comunale e delle opposizioni ‘di comodo’, che evitano critiche alla Giunta Proietti”.
Nel mirino del partito ci sono la fuga dei professionisti di eccellenza – risale a pochi mesi fa la polemica sull’addio di Luciano Carli -, le liste d’attesa ancora irrisolte e la pressione fiscale regionale, che FdI giudica “soldi degli umbri spesi per bandierine politiche più che per rafforzare la sanità pubblica”.
Il richiamo finale è diretto al sindaco di Città di Castello Luca Secondi, che per il partito di opposizione ha il dovere di “farsi sentire e battere i pugni sul tavolo a tutela del territorio e dei suoi cittadini, al di là delle appartenenze politiche”.
Un appello che suona come l’ennesimo campanello d’allarme sul futuro dell’ospedale tifernate, da anni al centro di progressivi ridimensionamenti dopo l’accorpamento delle ASL, e che rischia – denunciano da FdI – “una deriva capace di colpire soprattutto i più deboli e peggiorare la qualità della vita dell’intera comunità”.