Il 23 aprile prossimo, in sede di riunione tecnica della VIA per il progetto di rimodulazione della discarica “Le Crete” denominato “Adeguamento morfologico del sito ed ottimizzazione dei volumi del capping sommitale”; il Sindaco di Orvieto, Giuseppe Germani ribadirà il NO espresso dal Consiglio e dall’Amministrazione Comunale, espressione della volontà politica dei cittadini e nella giornata di oggi è stato organizzato un sit-in di protesta al quale prenderanno parte tutte le forze delle città; da quelle politiche a quelle civiche, passando per quelle sociali.
Il parere negativo del Comune già ampiamente espresso nel 2015 – confermato il 27 marzo scorso con il voto unanime del Consiglio Comunale alla mozione presentata contro l’ampliamento del secondo calanco – è stato motivato dal fatto che il nuovo Piano d’Ambito non è ancora approvato né è noto il piano sull’impiantistica regionale. In sede di VIA le argomentazioni tecniche prenderanno le mosse dal parere del 2015.
Così il Sindaco Giuseppe Germani ha sintetizzato la posizione del Comune di Orvieto che sosterrà alla Conferenza dei Servizi convocata a Perugia per lunedì prossimo (posizione già anticipata dallo stesso Sindaco alla “Commissione Speciale di Studio sulla materia ambientale e rifiuti” del 17 aprile u.s.)
“Ringrazio coloro i quali hanno organizzato il sit-in di domani in piazza della Repubblica – ha detto, aggiungendo di non potervi partecipare perché impegnato ad Assisi nel Conferenza Internazionale delle città italiane gemellate con Betlemme – tutto è importante se fatto con spirito costruttivo ma l’appello è a lavorare per accelerare sulle decisioni che AURI e Regione devono prendere e che non sono più rinviabili. La politica deve prendere delle decisioni. La Giunta, il Consiglio Comunale e il Sindaco di Orvieto hanno già definito l’atteggiamento da tenere il 23 aprile: NO a qualsiasi ampliamento della discarica. Ciò detto non si può licenziare un tema come quello dei rifiuti ad Orvieto e in Umbria con il solo passaggio tecnico del 23 aprile. Non è possibile perché quello dei rifiuti è un tema forte da quì al futuro per la nostra regione.
Un tema che da troppo tempo ormai è al centro dell’attenzione di tutta la nostra regione e che ormai è diventato esplosivo. I 92 sindaci umbri devono approvare il progetto definitivo dall’AURI da presentare alla Regione per l’approvazione e la rimodulazione del Piano Regionale dei Rifiuti. L’appello che faccio a tutta la politica oltre che dimostrare è quello di impostare un lavoro affinché si arrivi all’approvazione del nuovo PRR. Dall’analisi svolta dall’AURI di fronte abbiamo uno scenario di pochi anni per l’esaurimento delle discariche”.
“Sull’ATI4 – ha aggiunto – sono stati raggiunti livelli di Raccolta Differenziata importanti (oltre il 60%) che ci fanno guardare con fiducia al futuro. Risultati che stanno a dimostrare il coinvolgimento e la sensibilità dei cittadini.
Per rimodulare il PRR l’AURI ha definito le seguenti linee di indirizzo che, una volta approvate dai Sindaci, saranno in mano alla Regione: 1) andare alla RD spinta; 2) fare impianti per il CSS (frazione secca); 3) la termovalorizzazione deve avvenire fuori regione”.
“Se noi riusciamo a portare avanti questa progettualità – ha precisato – anche coloro che in questo momento sono preoccupati per i posti di lavoro, domani possono sperare in una prospettiva anche occupazionale diversa.
Nel gennaio 2016 la Regione ha detto che l’incenerimento all’interno della regione non va fatto, peraltro, i volumi che si creano in Umbria non giustificano impianti di questo tipo. Certamente è una mia convinzione che sto portando nel Comitato ristretto dell’AURI, ma la decisione finale sarà della Regione. Entro i primi 15 giorni di maggio ci sarà la riunione plenaria dell’AURI per l’approvazione del documento delle linee di indirizzo alla Regione.
Lunedì 23 aprile alla Conferenza dei Servizi, gli organi tecnici esprimeranno il loro parere sul progetto di rimodulazione della discarica ‘Le Crete’. Il Comune dice NO, vedremo cosa diranno gli altri enti, compresa la Soprintendenza. Nel primo progetto di ampliamento, poi rigettato, la Regione decise di non superare il parere del Comune di Orvieto e dei Comuni interessati, espressione della volontà delle rispettive comunità. E’ dunque il momento delle decisioni perché entro qualche anno ben presto tutta l’Umbria andrà in emergenza rifiuti”.