Orvieto sbarca nel Metaverso per esplorare le nuove frontiere del turismo.
La demo del progetto è stata presentata il 12 ottobre scorso alla 59esima edizione del TTG Expo, la fiera internazionale del turismo a Rimini.
Nell’universo tridimensionale realizzato da Engineering Ingegneria Informatica, società multinazionale specializzata nella trasformazione digitale con sede anche a Orvieto, sono stati ricostruiti digitalmente tre spazi virtuali: un info point turistico; un museo etrusco; il Consorzio Vini di Orvieto.
Negli spazi virtuali, nello specifico, è possibile interagire con gli oggetti presenti, dai reperti etruschi alle bottiglie, ottenendo informazioni sulla storia della città o sul vino. Poi si potrà accedere in modalità virtuale a sei luoghi della città: il Duomo, il Pozzo di San Patrizio, la Torre del Moro, il Museo archeologico nazionale, la Necropoli del Crocifisso del Tufo e i sotterranei di Orvieto Underground.
Ad accogliere e accompagnare i meta-turisti l’avatar di Anna, la mascotte in realtà aumentata della città. Alla fine della visita l’utente parteciperà a un gioco interattivo; una volta completato riceverà la Carta d’identità del Comune di Orvieto in tecnologia NFT. “Orvieto nel Metaverso” sarà fruibile da device tradizionali e da visori 3D. Nel 2023 è previsto il rilascio dell’applicazione su Oculus Store.
“Il Metaverso è un concetto che nasce 30 anni fa – afferma Gianluca Polegri, direttore di Digital Solutions di Engineering – ed è tornato in auge negli ultimi anni grazie a Mark Zuckerberg. Il Metaverso di Engineering non è prototipale o un’evoluzione di piattaforme, ma un’ecosistema accessibile a tutti con un proprio avatar, esplorabile in real time e multiplayer. Crediamo molto in questa nuova frontiera della Customer experience – ha concluso – e stiamo registrando notevole interesse in tutti i settori merceologici”.
“Il Metaverso non è un semplice tour virtuale dove l’esplorazione è guidata e limitata – ha aggiunto il sindaco di Orvieto, Roberta Tardani – ma un’esperienza in cui è possibile interagire con luoghi e persone. Con questo progetto portiamo un’intera città trasfigurata nella realtà virtuale. La visita virtuale, però, non sostituisce le emozioni di quella reale. Infatti l’esperienza virtuale, attraverso la gamification, invita a concludere il gioco in città.
“Il Metaverso, inoltre, consentirebbe anche di aprire luoghi solitamente non accessibili o visitabili. Nel Metaverso potrebbero essere sempre aperti e attraverso visite virtuali a pagamento, a prezzo contenuto, contribuirebbero a sostenere l’attività reale. Questa iniziativa rappresenta una sfida per proiettare Orvieto nel futuro, andando oltre le meraviglie ereditate dal passato“.