Categorie: Cronaca Perugia

Orrore a Perugia / 21enne scuoia e sevizia animali e gatti

I carabinieri della Stazione di Castel del Piano, dopo prolungate indagini durate nel tempo circa quattro mesi, hanno assicurato alla giustizia un ragazzo perugino di 21 anni, residente nel capoluogo umbro, nullafacente, incensurato, ma accusato ora di gravi reati, come l’uccisione di animali e l’invasione di edifici, fatto già anticipato da Tuttoggi.info.

L’attività investigativa inizia il 29 settembre 2014, quando i Carabinieri di Castel del Piano intervengono presso una scuola dell’infanzia del territorio, dove viene segnalata la presenza della carcassa di un cucciolo di gatto scuoiato ed appeso sulla parte superiore del cancello pedonale del plesso scolastico, fra lo sgomento e la paura di insegnanti, alunni e genitori che non credono ai lori occhi. Le indagini sono poi proseguite a 360° gradi. Sono state identificate persone informate sui fatti, ssono state raccolte testimonianze.

Poi la scoperta di un vero e proprio laboratorio degli orrori. Infatti, i militari irrompono all’interno di un magazzino, abusivamente occupato, rimanendo da un lato positivamente impressionati per il ritrovamento di elementi probatori utili a sostenere l’ipotesi accusatoria, dall’altro altrettanto negativamente impressionati per l’orrore che trovano di fronte ai lori occhi. Hanno ritrovato infatti all’interno del vano un arsenale costituito da strumenti per la tortura e l’uccisione di animali (picconi, macete, carabine ad aria compressa, accette, forbici da giardini, coltelli, fascette in plastica, cavi elettrici, pugnali di varie dimensioni, roncole e similari, provette di uso sanitario, nastri adesivi), che riportano ancora tracce di materiali biologici di natura animale. Tutti strumenti riconducibili inequivocabilmente all’episodio scoperto il 29 settembre scorso.

Il 21enne perugino, che abita nella zona, occupa abusivamente il magazzino, trasformandolo in un laboratorio artigianale dove deporre gli strumenti del “mestiere”. Dopo la perquisizione domiciliare a casa del ragazzo sono stati trovati altri strumenti della stessa specie pronti per essere trasportati ed impegnati nel laboratorio/covo, che inchiodano definitivamente il giovane alle proprie responsabilità. Sconosciute al momento le motivazioni che hanno indotto il giovane a porre in essere questo tipo di comportamento, né tanto meno lui è stato in grado di fornire spiegazioni. Le indagini proseguono per individuare eventuali complici del ragazzo.